In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
FACT-CHECKINGCoca-ColaCroce RossaPropagandaRussiaUcraina

La bufala degli obitori mobili della Coca-Cola in Ucraina

22 Novembre 2024 - 09:07 David Puente
La propaganda russa ha alterato una foto per sostenere la falsa narrazione

Una foto mostrerebbe dei container sponsorizzati Coca-Cola con la scritta in inglese «Mobile morgue», ossia «obitorio mobile». Secondo la narrazione che accompagna lo scatto, la società americana si occuperebbe dello smaltimento dei cadaveri in Ucraina. A diffondere la bufala sono diversi canali Telegram russi, mentre in Italia è stata rilanciata dal propagandista filorusso e noto diffusore di fake news Nicolai Lilin.

Per chi ha fretta

  • Le strutture mostrate in foto sono in realtà delle caldaie mobili fornite da Coca-Cola e la Croce Rossa ucraina.
  • La foto è stata alterata dalla propaganda russa, sostituendo la scritta “caldaia mobile” in ucraino con quella in inglese «Mobile morgue».

Analisi

La narrazione viene condivisa via Facebook, come nel seguente post di esempio:

Obitori mobili sponsorizzati dalla Coca-Cola per le Forze Armate dell’Ucraina?

Molti non ci credevano ma bene, ecco la conferma …

[link]

Fin da quando ho memoria, tutti parlavano di obitori mobili, sia dalla nostra parte che dalla loro. E la Coca-Cola Company si è data da fare.

UKRAINE LEAKS

A sostenere la narrazione è anche il propagandista filorusso Nicolai Lilin, il quale afferma quanto segue in un suo video pubblicato su Youtube: «Soprattutto negli ultimi 2 anni la Coca-Cola ha dimostrato di essere molto interessata a ciò che succede in Ucraina, ovvero è interessata a investire i soldi nella guerra, nella morte, nello sterminio di esseri umani». Inoltre: «I cadaveri devono essere smaltiti e quindi lo smaltimento dei cadaveri è stato dato alla Coca-Cola. Coca-Cola si occupa in Ucraina dello smaltimento dei cadaveri. Loro hanno portato, hanno finanziato…l’acquisto da parte dell’Ucraina dei Forni crematori mobili…».

La fonte russa

La fantomatica vicenda viene riportata in un articolo del 16 novembre 2024 di Eadaily.com, un sito gestito da una redazione con sede a Mosca. Nell’articolo non viene riportata una fonte attendibile, ma un non precisato canale Telegram in cui si fa riferimento a voci che circolano tra presunti “abbonati”: «Gli abbonati segnalano che nella regione di Sumy sono stati avvistati obitori mobili forniti dalla Coca-Cola. A quanto pare, c’è già un tale flusso di bare dalla regione di Kursk che gli obitori ordinari non riescono a farcela”, riporta il canale Telegram».

La narrazione circola via Telegram almeno dal 15 novembre, come riscontriamo al post del canale russo Медведь (Orso):

L’origine della foto

Lo scatto non risulta scattata da un anonimo “abbonato” di un canale Telegram russo. L’immagine era già stata diffusa dall’account Instagram @Cocacola_ua il 4 novembre 2024:

Il post mostra delle caldaie mobili fornite da Coca-Cola in collaborazione con la Croce Rossa ucraina.

Non si parla in alcun modo di obitori, ma di strutture mobili per il riscaldamento dei cittadini ucraini colpiti dall’aggressione russa. L’interno di queste strutture viene mostrato nelle foto pubblicate dalla Croce Rossa ucraina su Instagram e sul sito ufficiale. Alcune di queste caldaie sono state consegnate negli istituti scolastici nella regione di Kiev.

La scritta alterata

La scritta nella porta non risulta scritta in inglese. Infatti, non si legge «Mobile morgue», ma «МОБІЛЬНА КОТЕЛЬНЯ» (ossia «caldaia mobile»). L’immagine diffusa dalla propaganda russa è, di fatto, alterata.

La porta con la scritta alterata, riportata dalla propaganda russa, è molto nitida e di alta qualità. Questo perché tale dettaglio è stato realizzato modificando l’immagine ad alta risoluzione presente nel sito della Croce Rossa ucraina.

La modifica della scritta risulta evidente sovrapponendo le due immagini.

Conclusioni

La propaganda russa ha rilanciato accuse infondate contro la Coca-Cola per la fornitura di caldaie mobili in Ucraina, modificando le foto delle strutture per far credere che si trattassero di obitori mobili.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Meta per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Meta.

Articoli di FACT-CHECKING più letti
leggi anche