Dieci anni per tentato omicidio al trapper Elia17Baby, la Cassazione conferma la condanna
Dieci anni di reclusione: la Corte di Cassazione ha confermato – e reso definitiva – la condanna nei confronti del trapper Elia17Baby, al secolo Elia Di Genova. Il 28enne romano era accusato di tentato omicidio per aver accoltellato alla schiena la notte del 14 agosto 2022 il sassarese 35enne Fabio Piu a Porto Rotondo. I legali di Elia17Baby avevano chiesto di riqualificare il reato da tentato omicidio a lesioni personali, abbassando così la pena. Inoltre, puntando all’assoluzione con la formula «per non aver commesso fatto», contestavano anche l’utilizzo in sede di processo delle dichiarazioni di testi, poi risultate decisive per la condanna nei primi due gradi di giudizio. La Corte di Cassazione ha invece ribadito il giudizio di condanna.
I fatti e la condanna
Secondo le ricostruzioni dei carabinieri di Porto Rotondo, l’aggressione era avvenuta al termine della serata in un locale notturno del golfo di Marinella. Quando ormai la musica era spenta, sarebbe scoppiata una discussione tra gli addetti alla sicurezza di un locale notturno e un gruppo di ragazzi romani in vacanza. Elia Di Genova, che poco prima era stato allontanato dal locale per comportamento molesto e aggressivo, sarebbe intervenuto per difendere un amico pur senza essere coinvolto direttamente nella lite. Avrebbe quindi pugnalato alle spalle la sua vittima, la guardia giurata Fabio Piu, che stava cercando di placare gli animi. La coltellata ha causato lesioni permanenti alla spina dorsale del 35enne, che ha preso parzialmente l’uso delle gambe e da quel momento si è sempre mosso in sedia a rotelle. Dopo la prima sentenza di condanna, il trapper aveva deriso sui social media la guardia giurata sarda: «Ti aspetto con ansia Jeeg Robot, metti le gomme da pioggia».