Leonardo Caffo, il filosofo sotto processo per maltrattamenti all’ex compagna rinuncia a “Più libri più liberi” dopo le polemiche
Il filosofo Leonardo Caffo, sotto processo a Milano per maltrattamenti e lesioni alla sua ex compagna, non parteciperà alla Fiera nazionale della piccola e media editoria Più libri più liberi in programma a Roma dal 4 all’8 dicembre, dopo le polemiche dei giorni scorsi. «Ho ritirato oggi stesso la mia partecipazione e ringraziato Chiara Valerio e Cortina Editore per il gentile invito. Loro non hanno nessuna colpa: rispettatele, se potete», fa sapere il filosofo. Nel suo incontro, previsto per sabato 7 dicembre, in una “Lectio magistralis”, Caffo avrebbe dovuto introdurre «alla vita mentale, all’etica animale e ai contesti sociali in cui si sviluppa l’agire come proprio biologico della specie Homo Sapiens» nella presentazione del suo libro Anarchia – Il ritorno del pensiero selvaggio. «Se la mia sola presenza rovina una fiera così importante, per la cultura italiana e dedicata a un così alto ideale, credo sia necessario come intellettuale fare un passo indietro. Chiedo scusa a tutte coloro a cui ho arrecato fastidio e spero un giorno di poter tornare a fare cultura insieme in un modo libero e rispettoso, augurandomi un giusto corso delle cose», spiega ancora Caffo, che sottolinea inoltre come «molto presto (la sentenza è prevista per il 10 dicembre prossimo, ndr) si capirà come sono andate le cose; sarà mia cura, qualora mi sia sbagliato, fare un ulteriore passo indietro e smetterla di arrecare ogni disturbo derivante dalla mia sola esistenza in vita. Se posso: non litigate, né tra di voi né con me. Io me ne sono andato, ora ricominciate a parlarle di cose belle: ne abbiamo tutti bisogno. Non shitstorm, non cattiverie inutili: se ho sbagliato pagherò, se non ho sbagliato non pagherà nessun altro. Voglio solo un po’ di pace, leggere e scrivere», conclude il filosofo.
La replica di Chiara Valerio, curatrice del programma della fiera (organizzata in memoria di Giulia Cecchettin)
Non si fa attendere la risposta di Chiara Valerio, curatrice del programma della fiera quest’anno in ricordo a Giulia Cecchettin, ammazzata l’11 novembre 2023, e di Giacomo Gobbato, ucciso il 21 settembre 2024 per difendere una donna che era stata aggredita. «Rispetto la decisione di Leonardo Caffo di non partecipare a Più Libri Più Liberi. L’invito rimane valido, e lo spazio disponibile, dunque sarò io stessa, in assenza di Caffo, a parlare di Anarchia, il suo saggio pubblicato dall’editore Raffaello Cortina», dice Valerio. «Questo per tanti motivi e soprattutto perché al tema di quest’anno, “La misura del mondo”, gli editori hanno risposto proponendo incontri sulle guerre e sulle espressioni dei corpi e dei pensieri. La guerra e l’esclusione di certi corpi rendono impossibile una misura che sia adatta a ciò che è umano». Riguardo, infine, alla «presunzione di innocenza e il diritto di parola, come dice la Costituzione Italiana Leonardo Caffo è, ad oggi, incensurato – continua la curatrice -. La fiera si chiama Più Libri Più Liberi e il programma, che è online da mercoledì, vive di questa libertà di dialogo e dissenso. Capire e giudicare non sono sinonimi. Lo spazio pubblico, e una fiera lo è, è il luogo dove si discutono temi importanti e controversi come la violenza, la sua diffusione e i suoi metodi», conclude.