Putin ordina la produzione in serie di missili Oreshnik: «Nessuno potrà intercettarli». E Zelensky chiede più sistemi di difesa aerea
Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato la «produzione in serie» di missili ipersonici Oreshnik come quello lanciato ieri, 21 novembre, contro Dnipro, in Ucraina. «Nessun sistema al mondo è capace di intercettarlo», ha affermato Putin. È una nuova minaccia contro l’Occidente quella del presidente della Federazione russa che, a quanto riferisce l’agenzia Tass, sta tenendo una riunione con il comandante delle truppe missilistiche russe. Putin ha inoltre aggiunto che i missili Oreshnik possono raggiungere obiettivi in tutta Europa. Le armi, come spiega Lorenzo Cremonesi sul Corriere, possono viaggiare a 12mila km/h.
Putin: «Il sistema è a garanzia dell’integrità territoriale russa»
«Un successo». Così Putin ha battezzato il lancio del missile ipersonico Oreshnik che è anche capace di trasportare testate nucleari. L’impiego della nuova arma, promette il presidente russo, non si limiterà all’attacco di ieri, ma i «test» continueranno «anche in condizioni di combattimento, a seconda della situazione e del carattere delle minacce alla sicurezza poste alla Russia». Il missile ipersonico Oreshnik è stato inquadrato come «un’altra garanzia dell’integrità territoriale e della sovranità della Russia». Putin ha inoltre rivendicato che nessun altro Stato al mondo ha al momento una tale tecnologia e ne ha lodato la «forza e la potenza».
Cos’è il missile ipersonico Oreshnik
È velocissimo. Viaggia a una velocità di 10 volte superiore a quella del suono (Mach 10). Ma l’eccezionalità del missile ipersonico Oreshnik non si ferma qui. Come sostiene Cremonesi, può lanciare più testate nucleari contemporaneamente. Sarebbe un nuovo modello, perfezionato, del missile balistico intercontinentale Rs-26 Rubezh in grado già di colpire obiettivi distanti 6mila chilometri. Quello che ha colpito Dnipro sarebbe stato sparato dalla base di Kapustin Yar, a 900 km di distanza. La dotazione russa si limiterebbe a qualche esemplare ancora in fase di test, da qui la richiesta di una produzione di serie.
Zelensky chiede aiuto: «L’Occidente ci dia nuovi sistemi di difesa aerea»
L’Ucraina ha ammesso che non riesce a intercettare questa tipologia di missili. Quindi il presidente Volodymyr Zelensky è corso ai ripari e ha richiamato l’attenzione degli alleati occidentali con una nuova richiesta di aiuto: «L’Ucraina chiede ai suoi partner occidentali sistemi di difesa aerea aggiornati dopo che la Russia ha lanciato un missile balistico ipersonico sulla città di Dnipr». I colloqui, spiega il presidente ucraino in un video pubblicato sui social, sarebbero già in corso: «Il ministro della Difesa ucraino sta già tenendo riunioni con i nostri partner sui nuovi sistemi di difesa aerea, esattamente il tipo di sistemi che possano proteggere dai nuovi rischi».
In copertina: EPA/VYACHESLAV PROKOFYEV/SPUTNIK/CREMLINO I Il Presidente russo Vladimir Putin tiene una riunione con i vertici del Ministero della Difesa e i rappresentanti dell’industria della difesa, a Mosca, Russia, 22 novembre 2024.