«L’unica sicurezza è questo clima di m**da»: gli attivisti di Extinction Rebellion scaricano un cumulo di letame davanti al Viminale – Il video
Cinque quintali di letame scaricati davanti al ministero dell’Interno e uno striscione che spiega il significato metaforico della protesta: «L’unica sicurezza è questo clima di m**da». Nella mattinata di oggi, venerdì 22 novembre, un centinaio di persone ha risposto all’appello lanciato da Extinction Rebellion, il movimento per il clima che insieme a Ultima Generazione più si è fatto conoscere per le sue proteste plateali e le azioni di disobbedienza civile. Davanti al Viminale sono state montate alcune tende, con le forze dell’ordine che sono intervenute per fermare alcuni attivisti impegnati ad arrampicarsi su uno degli alberi della piazza. Le tende, fanno sapere gli attivisti di Extinction Rebellion, sono state distrutte e sequestrate, mentre altri manifestanti si sono seduti a terra e sono stati trascinati via.
La protesta contro il governo Meloni
Nel mirino degli attivisti ci sono le politiche ambientali ed energetiche del governo Meloni, accusato di aver aumentato gli investimenti in combustibili fossili e aver introdotto nuove pene per chi protesta. Non è un caso, infatti, che la protesta abbia avuto luogo proprio davanti al Viminale. «Questo ministero è uno dei promotori del nuovo Ddl sicurezza che aumenta notevolmente le pene per chi protesta pacificamente», commenta Paola, una delle persone in tenda. «Occupiamo questa piazza – spiega ancora l’attivista – per pretendere che chi ha il compito di tutelare la nostra sicurezza faccia tutto ciò che è necessario per contrastare il collasso ecoclimatico e per garantire il diritto di dissentire».
Le richieste degli attivisti
La richiesta avanzata al governo è chiara: trattare la crisi climatica con l’urgenza che merita. «Chiediamo – spiega Davide, anche lui presente alla manifestazione di Extinction Rebellion – che sia dichiarato lo stato di emergenza nazionale, che queste tende precarie simboleggiano, esigiamo che si interrompano le emissioni climalteranti, la distruzione degli ecosistemi e la perdita della biodiversità. Infine che venga istituita un’Assemblea dei Cittadini per decidere su misure che siano veramente giuste e che non lascino nessuno indietro».