Perché la guerra tra Russia e Ucraina rischia di allargarsi in Europa. Parla l’esperto Margelletti: «Nucleare? Putin potrebbe non bluffare»
Minaccia nucleare? «C’è un rischio chiaro, evidente e concreto che la Russia non stia assolutamente bluffando». A sostenerlo è Andrea Margelletti, presidente del Centro studi internazionali. L’esperto spiega al Quotidiano nazionale che «ci sono rischi evidenti» che Putin possa usare le armi nucleari. «Al momento i russi stanno vincendo la guerra. Non hanno dunque bisogno di ricorrere a uno strumento come il lancio di un’arma tattica. Fatta questa premessa, Putin ha firmato la nuova dottrina nucleare e l’altro giorno i russi hanno fatto una cosa gigantesca come lanciare un missile ipersonico caricandolo con testate convenzionali. Mi auguro di avere torto», afferma Margelletti.
Qualora un’arma tattica colpisse l’Ucraina, sostiene, ci sarebbe l’ingresso immediato di alcune nazioni europee all’interno dell’Ucraina. E allora «penso che nel giro di tre anni un conflitto convenzionale con la Russia sia pressoché inevitabile, anche se i russi non dovessero lanciare alcuna bomba nucleare. Alcune Nazioni europee non vogliono che l’Ucraina cada. Non se lo possono semplicemente permettere. Diciamo che c’è anche una difformità di visione fra l’Europa centro-settentrionale e quella centro-meridionale. Credo anche il motivo che possa avere spinto alcuni Paesi europei a un atteggiamento diverso sia stato l’arrivo di migliaia di soldati nordcoreani a combattere in Russia».
Margelletti conclude individuando in Trump un pericolo per la resistenza ucraina: «Può ripetere la modalità afgana, ossia facendo un accordo che non tenga conto del volere degli ucraini. Per questo l’amministrazione Biden sta cercando di dare più risorse, perché se si arrivasse a un tavolo di trattativa, gli ucraini vi possano partecipare da un rapporto di forza maggiore». Intanto, da Mosca, continuano ad aumentare gli avvertimenti nei confronti dei Paesi europei. Adesso si parla dell’ultimo sistema missilistico a medio raggio Oreshnik, che è in grado di colpire obiettivi in tutta Europa.
«A seconda degli obiettivi prefissati e della gittata di quest’arma, possiamo colpire obiettivi sull’intero territorio europeo, il che la distingue dagli altri tipi di armi a guida di precisione a lungo raggio», afferma Sergei Karakayev, comandante delle Forze missilistiche strategiche russe. In una conferenza stampa alla quale è presente lo sesso Putin, lo stratega militare aggiunge: «Lo sviluppo del sistema missilistico Oreshnik aiuterà ad ampliare la capacità di combattimento delle forze missilistiche strategiche per colpire vari tipi di obiettivi in linea con le missioni loro assegnate, indipendentemente dal fatto che trasporti un carico utile di combattimento nucleare o non nucleare».