M5s, la sentenza di Casaleggio: «Questa Costituente è l’eclissi finale»
Davide Casaleggio, in rotta da anni con Giuseppe Conte e la trasformazione che ha impresso al partito fondato da suo padre con Beppe Grillo, torna a parlare nel giorno clou della costituente 5 stelle. A Omnibus, su La7, demolisce l’iniziativa in corso a Roma, «figlia – a suo dire – di un fallimento elettorale dopo l’altro. Hanno pubblicato quanti sono, anzi quanti dovrebbero essere, gli iscritti: sono dimezzati rispetto a quando sono uscito, tre anni fa. Questa gestione dall’alto non funziona, è in declino. Il M5s è nella vecchiaia avanzata. Questo evento certifica la fine di un sogno». La sentenza di Casaleggio sulla due giorni assembleare: «È l’eclissi finale».
Il proprietario della Casaleggio Associati entra nel merito delle votazioni in corso e che ridefiniranno regole e azione politica del Movimento: «Non si sa quale sia il notaio che debba certificare queste cose, il numero di iscritti è uscito ieri. Non c’è un collegio di garanzia su questa votazione, che non sia quello assunto da Conte. Nell’ultimo anno non ci sono state certificazioni notarili sulle votazioni, almeno pubbliche. Io non ne ho più visti». Poi, Casaleggio prende le parti di Grillo e ricorda che il garante «ha chiesto chiarimenti su quesiti, iscritti, e quant’altro. Ma la situazione è un po’ triste perché c’è un pensiero verso il futuro del M5s che sta escludendo alcuni suoi pilastri. È un processo opaco, da cui uscirà un risultato che non darà una spinta. Si sta discutendo, alla fine, se dare un terzo mandato al Pd – conclude -. Il tema è che questo modello non sta funzionando, ha allontanato iscritti ed elettori. Questo modello ha portato a un’irrilevanza politica».