Perché Alessandro Basciano, accusato di stalking nei confronti dell’ex Sophie Codegoni è stato rilasciato in 48 ore. «Nei messaggi lei è serena»
Sembrava chiara e oramai tracciata la storia tra l’influencer Alessandro Basciano e l’ex compagna Sophie Codegoni che lo aveva denunciato per stalking dopo vari episodi tali per cui la giudice per le indagini preliminari Anna Magelli aveva emesso venerdì un’ordinanza di arresto in carcere a suo carico. Ma invece, dopo un interrogatorio durato quasi tre ore, ieri nel tardo pomeriggio, l’uomo, assistito dall’avvocato Leonardo D’Erasmo, è stato rilasciato. E oggi, sul Corriere della Sera, emergono alcuni punti poco chiari della vicenda.
Le due querele e la borsa in regalo
Le querele della Codegoni che descrivono il forte stato d’ansia e preoccupazione dati da comportamenti reiterati di lui sono due: una del 9 dicembre 2023 e l’altra del 14 novembre 2024. L’ultimo episodio risale alla notte tra il 13 ed il 14 dicembre, quando il dj bloccò in centro a Milano l’auto con due amici della donna prendendone a pugni uno, che poi lo denuncerà. La difesa ha portato gli screenshot del cellulare di Basciano dei giorni precedenti. E analizzandoli secondo il gip, «appare poco credibile che la Codegoni vivesse in costante stato di ansia». Tra i due c’è «un rapporto sereno e certamente non connotato da quella paura» che la giovane descriverà nella querela poi depositata dai carabinieri. Il giudice rileva che tre giorni prima, dopo aver accettato in regalo una borsa di lusso ed una lettera dall’ex compagno, la donna parlava di «colpe e responsabilità reciproche».
La querela ritirata
Sempre Guastella sul Corriere riporta del ritiro della querela, la prima, quella tra l’altro con più accuse verso Basciano, ritirata da Codegoni tra febbraio e marzo scorsi. Al tempo lei spiegò che i due vivevano «in armonia il loro rapporto genitoriale, oltre che di coppia». Senza però informare di questo gli inquirenti. Secondo il gip comunque Basciano ha tenuto condotte «connotate da scompostezza verbale da espressioni irriguardose», ma non sussiste più ragione di mantenere una misura cautelare, neppure il divieto di avvicinamento alla donna che aveva chiesto la Procura. «Giustizia è fatta, dirò tutta la verità su tutto quello che ho passato. Io l’ho sempre protetta in quanto mamma della mia bambina», ha dichiarato Basciano, ucendo ieri dal carcere.