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Addio a Filippo Panseca, autore del Garofano dei socialisti

24 Novembre 2024 - 11:48 Alba Romano
filippo panseca morto
filippo panseca morto
Se ne è andato a 84 anni. Artista poliedrico molti lo ricordano per le sue opere biodegrabili e la computer art. «Ha vissuto il suo tempo e ha disegnato e immaginato l'Italia da Pantelleria a Milano, passando per Rimini e Palermo», ricorda Bobo Craxi

L’artista e anima socialista Filippo Panseca, se ne è andato a 84 anni, a causa un infarto fulminante che lo ha colpito nella notte. Inutile gli sforzi dei sanitari dell’ospedale Nagar di Pantelleria. A riportare la notizia è il sito d’informazione Pantelleria Internet. Panseca si era già preparato per la sua morte, costruendo un mausoleo in Contrada Mursia, vicino alle tombe dei Sesi. Era arrivato nell’isola di Pantelleria nel 1976, insieme a Margherita Boniver.

Chi era Filippo Panseca

Considerato uno dei due padri della computer art. Fondò in Italia la prima cattedra di Computer Art presso l’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1991. Molti lo ricordano per le sue opere biodegradabili, che svanivano nel giro di una stagione profumando l’aria. Pupillo di Craxi inventò il garofano simbolo di quel socialismo. Ideò anche per parecchi anni la scenografia della Domenica Sportiva. Docente di figura ed ornato modellato al liceo artistico di Palermo dal 1964 al 1967, fondò nel 1965 il Gruppo Tempo Sud. Celebre il tempio di Rimini e la piramide telematica eretta nel 1989 nell’area Ansaldo di Milano. Tante le sue opere anche se si ricorda, tra le ultime, nel 2015, con una tecnica innovativa, quelle fotocatalitiche, presentate a giugno per la prima volta presso la Galleria Adalberto Catanzaro di Bagheria (Palermo) e successivamente al Museo di Palazzo Riso di Palermo. «Filippo Panseca lascia un segno nell’arte contemporanea. Il suo eclettismo ha saputo unire il gesto d’artista all’impegno civile. Piango l’amico caro, il compagno, l’uomo che ha vissuto il suo tempo e ha disegnato e immaginato l’Italia da Pantelleria a Milano, passando per Rimini e Palermo», ha ricordato a Italpress Bobo Craxi, figlio di Bettino Craxi e già sottosegretario agli Esteri.


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