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Cosa si sono detti il segretario della Nato Mark Rutte e Donald Trump: l’incubo che Putin non possa trattare la pace

24 Novembre 2024 - 07:23 Stefania Carboni
mark rutte donald trump
mark rutte donald trump
Mentre il presidente ucraino vuole «studiare le proposte del nuovo presidente americano», l'Alleanza atlantica previene: il colloquio nella villa del tycoon a Palm Beach

Eppur si muove. Il Segretario generale della Nato Mark Rutte ha incontrato ieri Donald Trump e il suo staff nella sua villa di Palm Beach «per discutere di vari argomenti riguardanti la sicurezza globale», si legge nella nota. L’ex presidente Usa, ricorda oggi il Corriere della Sera, parlò in passato di «partner europei parassiti», perché insolventi nel pagare le loro quote di partecipazione alla Nato, spingendo gli USA a una uscita dall’Alleanza. Stavolta però la propaganda del tycoon è messa da parte. Secondo quanto riporta invece Repubblica il presidente americano eletto ha concentrato l’incontro su tre aspetti: l’Ucraina, il pericolo di Putin e il contributo economico che gli alleati europei forniscono all’Organizzazione atlantica. Rutte ha fatto precisato che in generale nei paesi europei il 2 per cento di Pil è stato destinato alla spesa militare e che c’è un impegno a incrementare lo sforzo. Perché questa rassicurazione? Perché Trump sarebbe già stato informato dal Pentagono con diversi report. Gli esperti gli sconsigliano di allargare il conflitto, ma stanno spiegando al nuovo inquilino della Casa Bianca che Putin probabilmente non vuole la pace. Sicuramente non ora. E la Nato deve prepararsi alla prospettiva.

Pace o non pace? Intanto Zelensky apre

«Voglio innanzitutto studiare le proposte del nuovo presidente americano, accadrà già a gennaio e credo allora avremo il piano per porre fine alla guerra». Parola di Volodymyr Zelensky, che torna ad aprire a Donald Trump, sottolineando di condividere la sua speranza che il 2025 possa essere l’anno della pace. Come saranno queste proposte però è poco chiaro. Qualcosa forse trapelerà dal 20 gennaio in poi, quando l’arrivo alla Casa Bianca di Donald Trump dovrebbe avviare una nuova fase nei rapporti tra Washington e la Mosca di Vladimir Putin. Intanto dal punto di vista militare l’Ucraina ha ricevuto luce verde per l’uso di razzi a lunga gittata Atacms e Storm Shadow dentro la Russia.

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