Marianna Caronia, la deputata (regionale) che ha cambiato partito 11 volte: ecco chi è la regina del trasformismo in Sicilia
Un’altalena che dondola nel campo del centrodestra. Seduta sul seggiolino c’è Marianna Caronia, il cui ultimo volteggio l’ha portata alla corte di Maurizio Lupi in Noi moderati. È l’undicesimo cambio di casacca che la deputata regionale ha compiuto nella sua carriera politica. Non ha mai valicato i confini del centrodestra, è vero, ma il suo trasformismo sembra muoversi allo stesso ritmo con cui il Partito democratico cambia segretario. Repubblica ricorda la sua prima elezione all’Assemblea regionale siciliana, nel 2008, da “indipendente” con l’Mpa del presidente Raffaele Lombardo. Presto avviene il passaggio al Popolo della libertà, non condividendo quel ribaltone che portò Lombardo da vertice di un governo di centrodestra a capo di un esecutivo tecnico supportato dal centrosinistra. Nella stessa legislatura, Caronia ha il tempo per effettuare un altro passaggio all’Udc. E ancora un altro salto, poco dopo, nel Cantiere popolare di Saverio Romano.
La ruota elettorale si ferma per un giro e Caronia non ricopre più l’incarico di deputata in Regione. Le viene affidato un incarico nel partito precedente, l’Udc, che nel frattempo è in preda a diversi cambiamenti: finisce per sostenere il governo di centrosinistra di Rosario Crocetta: un’eccezione, per Caronia, che difendeva così: «Il partito ha dimostrato, in particolare in Sicilia di voler rilanciare la sua azione politica e di volersi rinnovare a cominciare dalla sua classe dirigente, che vede tante donne e uomini impegnati sul territorio». Nel 2017 Caronia torna in Assemblea regionale e inizia la legislatura iscrivendosi nel gruppo di Forza Italia. Dopo tre mesi, però, lo abbandona e passa nel Misto: «Nonostante le mie insistenti richieste di un franco confronto politico con i vertici siciliani di Forza Italia e dopo aver stoicamente sopportato le tante mancanze e le tante ingiustizie operate nei miei confronti e nei confronti di altri colleghi di partito, già da sin dopo le elezioni regionali, nulla è cambiato e non vedo all’orizzonte nessuna volontà di rinnovamento».
Sempre Repubblica ripercorre i passaggi più recenti. Nel 2019 la accoglie Carmelo Pullara dei Popolari autonomisti-idea. Poco dopo Caronia opta per la Lega. Passa metà anno e la deputata regionale torna in Forza Italia accolta da Gianfranco Micciché: «In questo momento così difficile, durante il quale combattiamo ogni giorno per difendere la Sicilia e i siciliani avere due donne brave e serie in più ci dà maggiore forza per andare avanti». Il riferimento è a Caronia e alla collega deputata Margherita La Rocca Ruvolo. L’altalena continua a dondolare e Caronia ci mette un anno e mezzo prima di ritornare nella Lega, dove ci resterà per tre anni e ricoprirà anche il ruolo di capogruppo in Regione. E con il passaggio avvenuto in questi giorni verso le fila di Noi moderati, ecco che la conta delle trasformazioni di Caronia tocca quota undici.