Russia, la minaccia di Medvedev: «L’Oreshnik con testate nucleari può raggiungere in pochi minuti le capitali europee»
La Russia continua sulla strada dell’escalation, solo verbalmente al momento. Il dispaccio domenicale di Dmitry Medvedev è zeppo di minacce verso l’Europa, gli Stati Uniti e, ovviamente, l’Ucraina. Il vicecapo del Consiglio di sicurezza di Mosca si sofferma sul lancio del missile ipersonico Oreshnik, che può supportare testate nucleari. «I danni – se usato – sarebbero catastrofici», afferma Medvedev, che aggiunge: «I sistemi di difesa attuali non sono in grado di abbatterlo». Inoltre, se lanciato verso Ovest, raggiungerebbe «le capitali europee in pochi minuti». E no, avverte Medvedev, «i rifugi antiatomici non vi salveranno. L’unica speranza è che la Russia, per gentilezza, avvisi in anticipo del lancio».
La conclusione a cui giunge Medvedev è un invito ai Paesi alleati di Kiev: «Che ne dite di smettere di sostenere la guerra?». Anche perché, ricorda l’uomo di Vladimir Putin, visto l’aggiornamento della dottrina nucleare della Russia, sarebbe sconveniente continuare ad armare «lo Stato fantoccio» dell’Ucraina. Ed ecco un’altra minaccia: «Ora proviamo a stilare un elenco dei potenziali nemici di Washington con i quali condividere le nostre tecnologie nucleari». Alla leadership ucraina, Medvedev suggerisce di «smettere di sniffare roba bianca e guardare in faccia la realtà». Anche perché, sostiene, «il Parlamento ucraino è pieno di venduti pronti a fare le valigie di fronte a uno scenario difficile». In chiusura, Medvedev sottolinea l’incongruenza dei politici statunitensi che hanno preso le distanze dalla Corte penale internazionale, solo perché questa volta ha emesso mandati di arresto per l’alleato Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Gallant.