Massimo Bossetti ora fa l’artigiano in carcere
Massimo Bossetti adesso fa l’artigiano. L’uomo condannato per l’omicidio di Yara Gambirasio sconta l’ergastolo nel carcere di Bollate. Ed è stato assunto insieme ad altri undici detenuti alla Coimec. Per produrre lamierini di finitura. Un lavoro diverso rispetto a quello che faceva quando era a piede libero: tecnico per la riparazione di macchine industriali per il caffè. La Coibentazioni Termoacustiche Spa di Cormano gli ha fatto frequentare un corso di formazione e uno sulla sicurezza negli ambienti di lavoro. La nuova fabbrica in carcere fa parte di Progetto 2121, che ha come obiettivo la formazione e il reinserimento dei detenuti. Bossetti è stato trasferito a Bollate da Bergamo, dove si trovava dal 2019. Aveva chiesto di lasciare la struttura bergamasca proprio per lavorare.
Quinto reparto
Poi, racconta oggi il Quotidiano Nazionale, ha partecipato alla selezione e al colloquio di rito. Ma da quanto si racconta in carcere ha una vita molto attiva a prescindere dal lavoro. Partecipa a concorsi di cucina e a bandi letterari e artistici. La Cassazione ha respinto il suo ultimo ricorso dopo aver dato l’ok al riesame delle prove. La serie Netflix sul caso Gambirasio ha suscitato polemiche perché parte da una posizione innocentista ma Bossetti ha ringraziato la piattaforma «per avermi dato voce». La prossima udienza sui reperti del caso è fissata il 2 dicembre.