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Matilde Lorenzi, al Consiglio superiore della magistratura chiedono di fare chiarezza sulle indagini per la morte della sciatrice azzurra

25 Novembre 2024 - 17:11 Stefania Carboni
matilde lorenzi csm
matilde lorenzi csm
Un consigliere del Csm, Ernesto Carbone, ha depositato la richiesta per valutare il lavoro finora svolto dalla procura di Bolzano

Fare chiarezza sulle indagini legate alla morte di Matilde Lorenzi, sciatrice azzurra che ha perso la vita mentre si allenava sulla pista Grawand G1 del ghiacciaio della Val Senales. Questo ha richiesto il consigliere del Csm, Ernesto Carbone, depositando oggi la richiesta per l’apertura pratica allo scopo di fare chiarezza sulla correttezza e sulla completezza del lavoro svolto dalla procura di Bolzano. L’obiettivo è accertare «eventuali profili di responsabilità in capo ai magistrati titolari delle indagini». «La Procura di Bolzano – scrive Carbone nella sua richiesta – ha provveduto a chiudere le indagini in modo sbrigativo, nel giro di poche ore, non ravvisando alcuna responsabilità penale nella vicenda, che, invece, come si apprende da fonti di stampa, presenta numerosi aspetti poco chiari. Innanzi tutto, le indagini sono state chiuse sulla base di un rapporto dei carabinieri nel quale si dichiara che la pista era dotata di protezioni: tuttavia, da fotografie scattate dall’alto immediatamente dopo I’incidente, è facilmente riscontrabile che, nel luogo in cui la sciatrice si trovava adagiata nel dirupo a seguito della caduta, mancavano reti di protezione a dividere la pista di allenamento dal fuori pista non battuto».

La pista non chiusa, l’autopsia non fatta e quel mancato accertamento sulle condizioni del tracciato

Carbone nella richiesta segnala che «tra le porte pit esterne e il bordo pista la distanza era minima e che le condizioni di sicurezza erano del tutto inadeguate per l’allenamento degli atleti. Perché la Procura non ha condotto alcun accertamento in merito a responsabilità legate alla posizione e alle caratteristiche del tracciato sul quale gli atleti si stavano allenando?». E ancora: «Sul corpo della ragazza non è stata eseguita I’autopsia, per indagare su quali siano state, veramente, le cause del decesso» e «non è stato accertato se l’atleta sia morta a causa della caduta sulla pista, oppure per la caduta dopo il conseguente volo fuori pista». Infine il consigliere del Csm segnala che «la pista non è stata chiusa e posta sotto sequestro, al fine di espletare le indagini del caso e per la messa in sicurezza, ma è stata lasciata aperta e fruibile agli sciatori, col pericolo che potessero verificarsi altri incidenti».

(in copertina il funerale della sciatrice Matilde Lorenzi morta dopo una caduta in Val Senales, presso la chiesa di San Lorenzo a Giaveno. Torino 31 ottobre 2024 ANSA/TINO ROMANO)

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