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Chiara Ferragni vuole chiudere, per sempre, il caso Pandoro. La memoria nelle mani dei pm: «Nessuna truffa, l’accusa va archiviata»

25 Novembre 2024 - 21:01 Stefania Carboni
chiara ferragni memoria difensiva
chiara ferragni memoria difensiva
Attesa domani in procura a Milano e redatta dai legali dell'influencer. La decisione sull'eventuale citazione a giudizio è attesa entro fine anno

Non è finita, ancora. Ma Chiara Ferragni sta facendo il possibile perché si chiuda, senza condanne. Arriverà domani sul tavolo dei pm di Milano la memoria difensiva, redatta dai suoi legali, con cui l’influencer punta a far cadere l’accusa di truffa aggravata per il caso del pandoro “Pink Christmas” e delle uova di cioccolato di Pasqua “Dolci Preziosi”. Gli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana hanno lavorato al deposito dell’atto difensivo, preparato in queste settimane e che potrà essere valutato da domani dai pm. Nel documento si sostiene l’inesistenza della truffa descrivendo anche come Ferragni stessa ha già chiuso il fronte amministrativo di quelle vicende e ha effettuato versamenti, nel frattempo, all’ospedale Regina Margherita di Torino e all’associazione “Bambini delle fate“.

Non c’è truffa, non c’è denuncia dei singoli clienti (e il Codacons non basta)

Nulla di nuovo sul fronte. Anche perché i difensori di Ferragni hanno sempre ribadito che “questa vicenda non ha alcuna rilevanza penale e i profili controversi sono già stati affrontati e risolti” davanti all’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Secondo quanto riporta Ansa nella memoria verranno sottolineate l’assenza delle querele di singoli consumatori (secondo cui il Codacons non basta come parte offesa). I pm, infatti, hanno proceduto d’ufficio contestando l’aggravante della minorata difesa dei consumatori in quanto la presunta truffa sarebbe stata commessa su piattaforme on line. Ora la decisione spetta all’aggiunto Eugenio Fusco e al pm Cristian Barilli, che hanno coordinato le indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, chiuse ad ottobre, decidere se disporre, entro fine anno, la citazione diretta a giudizio per l’impreditrice, il suo ex collaboratore Fabio Damato, per Alessandra Balocco, amministratore delegato dell’azienda piemontese, e per Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia-ID. Ferragni non sarà l’unica a depositare memoria, sono attese anche quelle degli altri indagati.

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