Spese di lusso per 200mila euro in via Monte Napoleone, ma le carte di credito sono rubate: arrestati 5 americani
Passaporti falsi e duecentomila euro in beni di lusso comprati con carte di credito rubate in via Monte Napoleone, proprio nel centro del Quadrilatero milanese della moda. Cinque giovani americani incensurati sono stati arrestati venerdì 22 novembre per ricettazione e risultano al momento indagati a piede libero per possesso di documenti falsi. In manette quattro newyorkesi (34, 30, 29 e 26 anni) e una californiana di 22 anni.
La scoperta, la fuga e l’arresto
Parte tutto da una gioielleria, che riceve l’avviso dal circuito American Express: «Attenzione, acquisti fatti con carte di credito potenzialmente rubate». I proprietari del negozio allertano la Polizia, anche se non sono in grado di fornire elementi identificativi decisivi. Poi il colpo di fortuna: uno dei quattro uomini, il 30enne, rientra nel negozio per un nuovo acquisto. A questo punto le forze dell’ordine tengono monitorati i movimenti del ragazzo: esce dalla gioielleria e sale su una Volvo in via Borgospesso. A bordo c’erano altre quattro persone. Gli agenti fermano il veicolo per un controllo ma l’auto sgomma via, rischiando di investire i poliziotti. La fuga nel traffico non dura molto. Grazie alla collaborazione di un Ncc, la gomme della macchina si piantano nell’asfalto. Il 26enne, a quel punto, apre la portiera e tenta di scappare di corsa lanciando a terra un mazzetto di carte di credito ma viene riacciuffato.
Il “covo” e i beni per 200mila euro
All’interno dell’auto gli investigatori trovano bracciali, borse di lusso e 12 carte di credito. Quasi tutte non erano intestate agli indagati, e che non erano mai state consegnate ai titolari, i quali avevano avvisato del mancato arrivo l’istituto che le ha emesse. Quegli acquisti, però, non sono saltuari. Gli inquirenti, contattando altri esercizi commerciali del Quadrilatero, vengono a sapere che sono state numerose le spese a carico di quelle American Express. A quel punto le forze dell’ordine risalgono all’appartamento – in affitto – in qui i cinque risiedevano in zona Affori. All’interno trovano un bottino composto da 19 documenti falsi, 37 carte di credito, capi di abbigliamento e oggetti di lusso (gioielli Van Cleef & Arpels e Cartier, bracciali Hermès, borse Chanel e Vuitton) per un valore di 200mila euro. E scontrini, per tenere ligiamente conto delle migliaia di euro spesi.