In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
CULTURA & SPETTACOLOArteLibriMusicaSuoni e Visioni

Cher, Sonny Bono, Francis Ford Coppola e quella sera a casa di Dalì: «Erano tutti nudi o semisvestiti»

26 Novembre 2024 - 17:15 Gabriele Fazio
Cher
Cher
L'icona della musica statunitense ha pubblicato il suo Memoir e tra i racconti spicca quello dell'incontro con l'artista spagnolo e la sua bizzarra compagnia

Cher, Sonny Bono, Francis Ford Coppola e Salvador Dalì, quella che risulterebbe come una serata tra giganti della storia in realtà in Cher: The Memoir Part One, la biografia dell’icona della musica statunitense da poco in libreria, viene descritta come un incubo, seppur assai divertente. Tutto è cominciato durante un soggiorno al St. Regis Hotel di New York, quando Cher e Bono erano in città per far visita a un amico, e incontrarono Francis Ford Coppola che stava girando un film. I tre si imbatterono anche nel prolifico artista surrealista che li invitò a una festa che quella sera avrebbe organizzato con la moglie Gala. I tre accettarono, convinti probabilmente di ritrovarsi in una di quei party per raffinati intellettuali, in realtà al loro ingresso nella suite di Dalì la situazione era tutt’altra. Gli ospiti della festa dell’artista «erano o belli o bizzarri e sembravano tutti fatti, mi sembrò di entrare in un brutto film di Fellini».

Nello studio di Dalì

Dalì, come se non avesse notato il disagio del trio, gli diede appuntamento la sera dopo nel suo studio, ma anche lì, sempre stando al racconto di Cher, custodito in questa prima parte della sua biografia, la situazione si rivelò piuttosto bizzarra. Non appena arrivati infatti la cantautrice classe 1946 di El Centro (California) si rese conto che in quel luogo era appena avvenuta un’orgia. «Entrammo in questa grande stanza – racconta – dove le persone erano nude o semisvestite. Una ragazza senza reggiseno è uscita indossando una camicetta trasparente come la pellicola di cellophane». A quel punto la cantante di capolavori come Believe e Strong Enough cercò di apparire indifferente mentre Bono e Coppola, «come delle femminucce», si posizionavano dall’altra parte della stanza facendo gli indifferenti. Ma niente poterono quando Cher si sedette sul divano e sentì qualcosa sotto che le dava fastidio e tirò fuori uno «splendido pesce di gomma dipinto con la coda che si muoveva. Pensavo fosse un giocattolo per bambini ma Dalì mi disse che in realtà si trattava di un vibratore». A quel punto Cher lasciò immediatamente cadere a terra il pesce mentre Bono e Coppola erano piegati in due dalle risate. Riuscì a mantenere la calma «ma dentro, però, stavo – come posso dirlo? – urlando». Quindi il gruppo formato dai quattro artisti più quelli che Cher definisce «bizzarre orgy people» si spostò a cena fuori, ma dopo qualche minuto Dalì disse che avevano un «impegno precedente» e si spostarono ad un tavolo a pochi metri di distanza. Cher scrive che tutti e tre si sentirono oltremodo sollevati, pur non riuscendo a smettere di ridere. «Sono certa che Dalí ha pensato che fossimo tutti degli idioti – conclude – ma a quel punto non ce ne importava più niente».

Articoli di CULTURA & SPETTACOLO più letti
leggi anche