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La storia di Deborah Vanini, morta dopo aver rinunciato alle cure contro il cancro per permettere a sua figlia di nascere. «Non lo sai ancora, ma mi hai letteralmente salvato la vita»

26 Novembre 2024 - 23:38 Alba Romano
La scelta, difficile, di proseguire la gravidanza nonostante la diagnosi al quarto stadio. La donna è morta due mesi dopo la nascita della sua bambina. Il ricordo in rete di amici e il post il giorno in cui Megan è nata

«Il giorno in cui ho scoperto di essere incinta, ho scoperto anche di avere un tumore al quarto stadio. Uno shock». È il 22 settembre quando Deborah Vanini, 38enne di Como, scrive sui social la sua storia. Pochi giorni dopo esser diventata mamma, con la nascita della figlia Megan. Deborah ha rinunciato alle cure per poter proseguire la gravidanza e far nascere sua figlia. La donna se ne è andata via due mesi dopo averla avuta tra le sue braccia. Una SCELTA, precisava lei, a caratteri cubitali qualche mese fa: «Scelte più grandi di noi, sulla vita che avevamo creato. Messi davanti alla più difficile al mondo per un genitore, decidere per la vita o meno dei propri figli. Ho pianto notti intere per la paura, per la tensione, per i dubbi.. ho perso la via, mi sono disperata, chiesto perché proprio a me, a noi». «I farmaci, una valanga di farmaci» non erano compatibili con una gravidanza. Il post si chiude con un atto d’amore verso la sua piccolina: «Forse tu non lo sai ancora, ma mi ha letteralmente salvato la vita». La storia di Deborah sta facendo il giro della rete. Oggi si sono tenuti i suoi funerali. «Sono delle dimostrazioni di grande amore – ha dichiarato il governatore lombardo Attilio Fontana che ha rilanciato questa storia -. Bisogna togliersi il cappello davanti a queste scelte e piangere una donna che ha dimostrato di avere un coraggio e un amore fuori dal comune».

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