M5s, Conte sceglie la data del nuovo voto su Grillo. Toninelli invita al boicottaggio: «Rimanete iscritti, serve per il quorum»
La seconda votazione sul garante del Movimento e il limite dei due mandati si farà, nel più breve tempo possibile. Giuseppe Conte ha accolto la richiesta dell’esiliato Beppe Grillo non poteva fare altrimenti, e ha convocato d’urgenza un consiglio nazionale per fissare a breve una consultazione bis sui quesiti già sottoposti all’attenzione degli iscritti. Il primo risultato è stato lapidario: oltre il 60 per cento ha detto no alla figura del Garante, e quindi no a Grillo. Il fondatore dei 5 Stelle si è appellato a una norma contenuto nel vecchio statuto, quello ancora in vigore in questa fase congressuale, che gli dà il diritto di chiedere la ripetizione del voto degli iscritti. E così sarà, probabilmente dal 5 all’8 dicembre prossimi, con modalità analoghe a quelle già utilizzate nel weekend scorso. L’annuncio, anticipa Emanuele Buzzi sul Corriere della Sera, ci sarà stasera 26 novembre o al massimo domattina, in tempo perché vengano rispettati gli otto giorni di preavviso rispetto alla consultazione.
Toninelli insiste: «Boicottate»
Il più rumoroso dei grillini in queste ore ha già sparato a zero contro l’attuale leader dell’M5s. E aveva anche anticipato Grillo sull’annuncio della richiesta di un voto bis. Danilo Toninelli in queste ore è tornato a far sentire la propria voce, ha detto di aver scritto al comico ma di non aver ricevuto risposta e immaginato cosa vorrebbe ora il fondatore per il suo Movimento: «Auguro a Conte una lunga carriera col suo partito Progressista indipendente, costola del Pd, magari lo voterò anche. Grillo però non vuole un partito, ma archiviare il M5s con la dignità che gli spetta». Ha poi rivolto un invito agli iscritti, affinché questa consultazione naufraghi: «Faccio un appello a chi è incazzato contro la cancellazione del limite al doppio mandato: non cancellatevi dal M5s, la vostra presenza serve per il quorum. A quei 90mila cancellati dall’oggi al domani perché non votavano, dico di fare una richiesta per mail di re-iscrizione, a tutti gli altri di gettare il telefonino e non votare». Con il parricidio consumatosi con la consultazione online, secondo Tonineli, «sono stati cancellati i principi fondamentali», i valori del Movimento, ha detto a Un Giorno da pecora, su radio Rai Uno, «io ho votato le parti senza quorum, quando è uscita la notizia che c’era il quorum ho votato anche le altri parti».
Conte contro Nicola Porro
Giuseppe Conte deve poi difendersi non solo dagli ex 5 Stelle, ma anche dalla tv. Il presidente del Movimento ha diffuso una nota in cui ha aspramente criticato la trasmissione di Nicola Porro Quarta Repubblica su Rete 4 per come ha coperto le vicende interne all’M5s. «Quanto accaduto […] ci indigna profondamente», ha scritto l’ex premier, «il Movimento 5 Stelle e il sottoscritto sono stati oggetto di un attacco violentissimo, posto in essere senza alcun contraddittorio e con modalità faziose sino all’accecamento livoroso». Conte cita gli ospiti presenti, da Carlo Calenda ai giornalisti Ruggeri e Sansonetti, fino a Vittorio Sgarbi. Tutti ostili, di questo si lamenta l’avvocato, al Movimento. «Per tutta la durata del dibattito i toni adottati sono stati profondamente offensivi, lesivi della dignità della nostra forza politica e soprattutto irriguardosi per i nostri iscritti e sostenitori», scrive Conte, «trasmissioni come queste distorcono e degradano il confronto, inquinano il dibattito politico e alimentano un clima di delegittimazione e intolleranza che riteniamo estremamente pericoloso per la qualità della nostra democrazia».