Ramy Elgaml: la notte di proteste al Corvetto per il giovane morto in scooter inseguito dai carabinieri
Notte di tensione al Corvetto, quartiere periferico di Milano. Un centinaio di giovani hanno protestato, come ieri nel quartiere e il giorno prima, per la morte di Ramy Elgaml. Il 19enne è deceduto in un incidente stradale nella notte fra sabato e domenica in scooter durante un inseguimento dei carabinieri. Dalle 22.30 di ieri, 25 novembre, si sono verificati roghi, vandalismi e lanci di bottiglie e petardi verso la Polizia che ha risposto con cariche di alleggerimento e lacrimogeni. Un arresto. L’incidente c’è stato in via Ripamonti all’angolo con via Quaranta, dopo una fuga durata otto chilometri.
La dinamica e l’altra ricostruzione
Ramy abitava con il fratello e i genitori in via Mompiani. La famiglia è arrivata dall’Egitto 11 anni fa. Amici e parenti sostengono che non sia morto per la caduta dallo scooter ma perché investito dalla pattuglia. «Vogliamo giustizia. Vogliamo vedere i filmati delle telecamere», chiede il fratello, 24 anni. È lui uno degli ultimi ad aver visto Ramy: «È uscito di casa, gli ho spruzzato il mio profumo. Gli avevo detto che avrei lasciato la porta aperta e di tornare presto. Non pensavo lo stessi salutando per sempre». «Il rogo? Erano delle condoglianze», spiegano alcuni giovanissimi che ieri pomeriggio erano seduti sulle ringhiere di fronte alla comunità di Sant’Egidio. Un automobilista ha investito tre ragazzi di 11, 14 e 19 anni e una ragazza di 14.
L’arresto
Il pubblico ministero di turno Marco Cirigliano ha disposto l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale del cittadino tunisino di 22 anni che era alla guida dello scooter. E che è indagato anche per l’omicidio stradale di Ramy, che aveva perso il casco sui dossi di via Barnaba e ha sbattuto la testa nella caduta. Ma dall’analisi delle telecamere di zona, scrive l’edizione milanese di Repubblica, è emersa la possibilità di un urto accidentale lungo via Ripamonti tra la parte anteriore della vettura dei carabinieri e quella posteriore dello scooter, proprio negli istanti in cui quest’ultimo sterzava verso sinistra per andare a schiantarsi contro un muretto. Quella dei carabinieri è finita contro un semaforo. A breve ci sarà l’autopsia sul corpo della vittima.