«Quella volta che Papa Wojtyła era troppo brillo e non riusciva a tornare a casa». Il racconto di Roberto D’Agostino a Corrado Augias
La testa annebbiata dall’alcol, di fronte all’ingresso, senza le chiavi di casa. Una scena comune di cui è stato protagonista anche Papa Papa Wojtyła secondo quanto raccontato dal giornalista Roberto D’Agostino a Corrado Augias nella puntata de La Torre di Babele andata in onda ieri sera su La7. Secondo il resoconto, in uno dei primi giorni dopo la fumata bianca, Papa Wojtyła si trovava alle prese con una scrivania colma di documenti da firmare, bollette e questioni burocratiche a cui non aveva voglia di dedicarsi dopo i giorni intensi che aveva trascorso. Deciso a prendersi una serata di pausa, era uscito con il suo segretario Stanisław Jan Dziwisz per cenare in un ristorante.
«Ma se lei è Papa Giovanni Paolo II, possibile che non c’ha le chiavi?»
«Vanno a fa’ bisboccia», racconta D’Agostino descrivendo una serata che si dev’essere svolta in allegria e non senza qualche birra – «Loro so’ polacchi lo reggono bene l’alcol». Mangiata la pizza i due tornarono «belli brilli». Ma all’ingresso, il Papa si rese conto di non avere i documenti. E senza di essi la guardia svizzera non lo lasciava entrare nella residenza vaticana. «Ma io sono il Papa», ribatté Wojtyła. Solo che dall’elezione era passato poco tempo, e la guardia non aveva ancora familiarizzato con i connotati del nuovo pontefice. Così il viaggio verso casa di Giovanni Paolo II finì per far tappa in commissariato, dove il pontefice descrisse la situazione e si sentì rispondere: «Ma se lei è il Papa, possibile che non c’ha le chiavi di casa?».