Dopo il canone Rai, la maggioranza va di nuovo sotto sul decreto Fiscale: la vendetta della Lega abbatte un emendamento di Forza Italia
Giorgia Meloni derubrica lo scontro di stamani – 27 novembre – in commissione Bilancio al Senato come «schermaglia». Forza Italia si è dissociata dal resto della maggioranza è ha votato, insieme alle opposizioni, contro l’emendamento della Lega per ridurre il canone Rai da 90 a 70 euro. Il governo, che aveva espresso parere favorevole, è stato battuto. «Non ci vedo niente di particolarmente serio», afferma la presidente del Consiglio. Peccato si tratti di atti parlamentari e che, invece, non ci sia nulla di faceto nel passaggio o meno di una norma. Soprattutto, gli strascichi politici non tardano ad arrivare. A parte le dichiarazioni al veleno tra forzisti e leghisti, il Carroccio si vendica astenendosi sulla votazione di un altro emendamento al decreto Fiscale. Stesso testo, stessa commissione a Palazzo Madama, ma questa volta sono gli azzurri che vedono bocciare una loro proposta. Si tratta di un intervento di Claudio Lotito sui bilanci della sanità in Calabria ma, con l’astensione della Lega, l’emendamento viene respinto e vincono le opposizioni. La maggioranza, per la seconda volta in un giorno, va di nuovo sotto.
Il capogruppo del Partito democratico in commissione Bilancio, il senatore Daniele Manca, denuncia: «Le divisioni della maggioranza sono ormai strutturali e fondamentali. In questo momento stanno convertendo un decreto che è un pezzo fondamentale della legge di Bilancio in una situazione in cui la maggioranza pare non essere in grado di governare, soprattutto di non avere obiettivi di medio termine sui quali lavorare. Queste frantumazioni e divisioni si scaricano sulla legge di Bilancio. Al di là del canone Rai, la situazione è più grave». Raffaella Paita, di Italia Viva, rileva: «Il governo va la seconda volta sotto nel giro di pochissime ore per vendette tra forze politiche della maggioranza. Sono la conferma che questo governo sul decreto Fiscale è praticamente smantellato, non esiste più e a questo punto chiedo che Meloni venga in Aula a riferire, perché su voti qualificati dentro il decreto Fiscale avvenuti in commissione la sua maggioranza si è spappolata due volte nel giro di un’ora». La richiesta a Meloni di riferire in Aula sulla compattezza della maggioranza è stata avanzata anche dagli altri partiti dell’opposizione.