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Federico Palmaroli, Osho e Giorgia Meloni: «Noi amici per una simpatia reciproca»

27 Novembre 2024 - 07:32 Alba Romano
federico palmaroli osho giorgia meloni
federico palmaroli osho giorgia meloni
Il vignettista si racconta: uno la satira la fa su quello che lo ispira

Federico Palmaroli è il vignettista Osho. Ha dovuto mollare il suo personaggio perché «la fondazione che ha i suoi diritti mi ha fatto chiudere il profilo di Facebook dalla sera alla mattina». Ma, spiega oggi in un’intervista al Corriere della Sera, «ho passato momenti critici, non avevo più un’identità. Poi è arrivato Gentiloni». Ha cominciato a fare vignette di satira politica grazie a lui: «Gentiloni mi ispirava moltissimo. Mi faceva impazzire, aveva una mimica fantastica. Lo trattavo come avevo trattato Osho».

Le amicizie

Palmaroli rivendica nel colloquio con Alessandra Arachi l’amicizia con Giorgia Meloni: «Nessuno però va a vedere e si informa che io ben prima ho cominciato a fare quello che faccio oggi. La mia vita non è cambiata da quando Giorgia Meloni è diventata presidente del Consiglio». Si sono conosciuti «quando Fratelli d’Italia aveva percentuali bassissime. Ci presentò un’amica comune. Lei apprezzava le vignette che facevo, come del resto tanti altri politici». Poi «è cominciata un’amicizia, una simpatia reciproca. Abbiamo un modo di scherzare molto simile. Non però un’amicizia che vive di momenti quotidiani. Soprattutto ora sarebbe impensabile». E dice che «uno la satira la fa su quello che lo ispira. È normale che quando devo farla su qualcuno del Pd o dei Cinque Stelle mi arrapo di più. Questo mi pare evidente, e vale per tutti, anche per quei colleghi che lo negano».

Il caso Sangiuliano

Per esempio Sangiuliano: «Qualcuno si ricorda se uno come Vauro ha per caso fatto una vignetta sul caso Soumahoro? No e nessuno gli ha detto niente. Io invece sul caso Sangiuliano sono stato aggredito. Non ho voluto fare nulla per la storia di Sangiuliano con Maria Rosaria Boccia, mi è sembrata una vicenda umana, ho preferito lasciar perdere. Non era stato così per Galileo Galilei». E spiega: «Il fatto è che i vignettisti di sinistra possono essere schierati, impunemente. Se sei di destra devi essere super partes. La verità è che secondo me c’è soltanto uno che fa satira davvero super partes: Maurizio Crozza».

La famiglia

Palmaroli dice di venire «da una famiglia dove sono tutti di sinistra». Lui invece ha cominciato a fare politica «perché mi piaceva molto Gianfranco Fini. E comunque ci tengo a dire: io non sono etichettabile tout court». E ha comunque le sue idee: «Sono di destra, ma non vivo di dogmi. Posso essere anche vicino alla sinistra: sono favorevole alle droghe leggere, all’eutanasia. Non sono militante, posso permettermi di pensarla diversamente».

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