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Strage di Rigopiano, il procuratore della Cassazione chiede un nuovo processo per l’ex prefetto di Pescara

27 Novembre 2024 - 19:19 Alba Romano
La richiesta è di valutare anche le accuse di concorso in omicidio colposo, in lesioni colpose e in depistaggio. Giovedì 28 novembre la sentenza

Era il 18 gennaio 2017 quando una valanga si abbatté sull’hotel di Rigopiano. Morirono 29 persone. Per rifiuto di atti d’ufficio e falso l’allora prefetto di Pescara, Francesco Provolo, è stato condannato a 1 anno e 8 mesi. Adesso il sostituto procuratore generale di Cassazione chiede un nuovo processo per lui. Un appello bis, per valutare anche le accuse di concorso in omicidio colposo, in lesioni colpose e in depistaggio per le quali è stato assolto in secondo grado. L’accusa, scrive l’Ansa, chiede anche di annullare le assoluzioni nei confronti di sei persone, rappresentanti dell’autorità regionale di protezione civile dell’Abruzzo e di confermare le condanne dei dirigenti della Provincia Paolo D’Incecco e Mauro Di Blasio, dell’ex gestore dell’hotel Bruno Di Tommaso, dell’allora sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e del tecnico del comune Enrico Colangeli. «Siamo soddisfatti delle richieste della Procura – commenta l’avvocato di parte civile Wania Della Vigna – perché ripropone il nostro impianto accusatorio». Fuori dal Palazzaccio, il pomeriggio del 27 novembre, si sono riuniti anche alcuni parenti delle vittime. «Siamo oramai abituati a stare in attesa fuori dalle aule di tribunali. Stare insieme ci conforta e ci dà la forza di andare avanti, siamo una grande famiglia. Uniti da quella tragedia di quasi otto anni fa».

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