Le prime scelte di Giuli: schiaffo ai cattolici su San Francesco e San Tommaso, ma anche alla destra. Non apre il suo salvadanaio per D’Annunzio, Duse e Gentile
Tra i primi atti dall’insediamento di Alessandro Giuli al ministero della Cultura c’è la nomina della Consulta dei comitati nazionali e delle edizioni nazionali. La presiede il giornalista Ernesto Galli della Loggia ed è l’organo che, per conto del ministero, propone una ripartizione delle risorse per la celebrazione degli anniversari della storia, della cultura italiana e tutelare il patrimonio letterario. Soldi pubblici, insomma, veicolati su eventi e manifestazioni. Quest’anno il ministero ha messo sul tavolo 1.045.244 euro, quasi la metà della cifra stanziata nel 2023, pari 1.900.256 euro. Una spending review che ha portato all’esclusione di alcune iniziative: nonostante nella Consulta ci siano quattro rappresentanti espressi direttamente dal governo Meloni – come Francesco Farri, portato a Palazzo Chigi da Alfredo Mantovano – il ministero di Giuli ha chiuso i rubinetti anche per le commemorazioni di alcune icone della destra.
Per esempio, la Consulta ha derubricato come «poco rilevanti» le celebrazioni del centenario della nascita di Ida Magli. L’antropologa, morta nel febbraio 2016, raccontava della superiorità dell’Occidente. Scriveva sulla Padania, parlava dell’Unione Europea come «l’inizio della fine» e riteneva l’islam «incompatibile con la nostra visione del mondo». Sui migranti musulmani, già nel 1996, scriveva: «È indispensabile una legislazione rigida per fare in modo che almeno non ne arrivino troppi. Ripeto: gli islamici sono una popolazione forte, con una religione forte, non possono in alcun modo essere integrati nel nostro contesto». Magli non può che essere un idolo per molti esponenti della destra. Secondo il sito di Nicola Porro, che lamentava lo scarso risalto dato alla sua morte dalla stampa, le è stato «riservato un trattamento vergognoso, quello riservato ai “traditori” che passano da sinistra a destra».
Non sarà finanziata la nascita di un nuovo comitato per Magli. Nelle scelte, ed è più prevedibile, c’è anche qualche colpo alla sinistra. Nel caso del comitato – già costituito – per il centenario della nascita del comunista Lucio Libertini, la Consulta del ministero ha ritenuto di non concedere la proroga. Sono stati ritenuti «già sufficientemente finanziati» i comitati per il centenario della morte di Giacomo Matteotti e per la nascita di Pier Paolo Pasolini. Guardando più verso il centro della politica italiana, sempre in chiave Prima Repubblica, a Giovanni Spadolini non sarà dedicato un comitato per il centenario della nascita perché all’ex presidente del Consiglio «è intitolato un istituto già finanziato dal ministero». Il comitato per l’80esimo compleanno della Democrazia cristiana, invece, è invitato a «presentare domanda di rifinanziamento il prossimo anno». Rimandata la festa dei fan dello scudo crociato a causa dell’esiguità «dei fondi disponibili». Nello stesso capitolo dei rinvii al 2025 rientrano le celebrazioni del centenario della morte di Eleonora Duse, la musa di Gabriele D’Annunzio.
Il Vate viene penalizzato dal dicastero di Giuli pure dal punto di vista letterario: non ci sono fondi per l’edizione nazionale dell’Enciclopedia digitale dannunziana. Alla promozione del lavoro di D’Annunzio vengono destinati appena 7.692,30 euro per l’edizione nazionale delle sue opere cartacee. Rimandata all’anno prossimo, sempre che il finanziamento venga poi concesso, anche l’edizione nazionale delle opere di Giovanni Gentile, ideologo del fascismo che aderì alla Repubblica sociale italiana. Non troppa indulgenza è stata riservata al mondo cattolico. Per le celebrazioni dell’ottocentenario del Cantico delle creature di San Francesco d’Assisi, «nonostante l’importanza del personaggio e dell’opera», la Consulta ha deciso di respingere la richiesta di istituire un comitato. Strada sbarrata anche alla commemorazione degli 800 anni dalla nascita di San Tommaso d’Aquino. «Poco rilevante», infine, il 13esimo centenario della traslazione delle reliquie di Sant’Agostino a Pavia.
Non è stata riscontrata «l’eccezionale rilevanza storica» per i 350 anni dalla nascita di papa Benedetto XIV, mentre il Vaticano può esultare per il rifinanziamento di 20 mila euro del comitato – già esistente – vocato alle celebrazioni dell’elezione papale di Urbano VIII. Lo stanziamento più importante di questa tornata ministeriale lo riceve il comitato per le celebrazioni del IV centenario della nascita del pittore Carlo Maratta – o Maratti -, pari a 70 mila euro. Sul secondo gradino del podio, ex aequo, con la quota di 55 mila euro c’è il comitato per le celebrazioni del IV centenario della nascita dello scienziato Gian Domenico Cassini e quello per le celebrazioni del centesimo anniversario dalla nascita di Carlo Rambaldi, premio Oscar per gli effetti speciali e conosciuto in tutto il mondo per il suo lavoro nel film E.T. l’extra-terrestre. Il decreto ministeriale, già trasmesso alle Camere, dovrà essere sottoposto al parere delle commissioni Cultura di Montecitorio e Palazzo Madama entro il prossimo 21 dicembre.