All’asta la lettera di Lennon a Clapton per formare una superband: «Non sarà una tortura come con i Beatles»
Una superband che comprendesse anche la Plastic Ono Band di Yoko Ono: Klaus Voorman, Jim Keltner, Nicky Hopkins e Phil Spector. Di questo parla la lettera scritta da John Lennon per Eric Clapton il 29 settembre 1971. Clapton, che in quel periodo aveva fatto un passo indietro rispetto alle proprie uscite pubbliche, una scelta dovuta anche ad una drammatica dipendenza dall’eroina, rifiutò quella proposta, nonostante le lusinghe di quello che oggi a ben ragione consideriamo uno dei più importanti songwriter della storia della musica: «Devi sapere che Yoko e io abbiamo un’ottima opinione di te e della tua musica e l’abbiamo sempre avuta». E non mentiva Lennon, infatti Eric Clapton è l’unico musicista esterno ai Fab Four ad aver suonato su un album della band, è suo l’assolo di quella perla di While My Guitar Gently Weeps, tant’è che quando George Harrison era indeciso se lasciare i Beatles per un breve periodo il primo telefono a squillare fu proprio quello di Clapton. «Entrambi abbiamo attraversato lo stesso tipo di merda/dolore che so che hai avuto tu, e so che potremmo aiutarci a vicenda in quell’area, ma principalmente Eric – scrive Lennon – so che posso far emergere qualcosa di grandioso, in effetti più grande in te di quanto sia stato finora evidente nella tua musica, spero di far emergere lo stesso tipo di grandezza in tutti noi, che so che accadrà se/quando ci incontreremo. Non sto cercando di farti pressione in alcun modo e capirei se decidessi di non unirti a noi, ti ameremo e rispetteremo comunque. Non ti stiamo chiedendo il tuo “nome”, sono sicuro che lo sai, è la tua mente che vogliamo! Ti prego di non aver paura, capisco fin troppo bene la paranoia, ma penso che potrebbe solo farti bene lavorare con persone che ti amano e ti rispettano». «Voglio che suonare in giro con questa band non sia una tortura come con i Beatles – prova ancora Lennon – Voglio coinvolgere il pubblico in un’esperienza unica, senza che ci sia una divisione tra noi “le star” e loro, voglio che tutti siano felici di far parte di questo progetto, sia da un punto di vista artistico che economico o privato. Tutti devono potersi sentire liberi di poter fare o non fare ciò che più gli aggrada». Eric Clapton in quel momento evidentemente non era in condizioni, probabilmente per questo arrivò il rifiuto, la sua carriera da solista dopo varie esperienze in diverse band, in particolar modo la fortunata parentesi con i Cream, comincerà solo nel 1974 e da lì non si arresterà mai. La lettera, lunga ben otto pagine, una bozza rispetto all’originale, una sorta di brutta copia, era già stata venduta all’asta nel 2012 per 30mila dollari, il prossimo 5 dicembre andrà all’asta per International Autograph Auctions Europe SL per una cifra considerevolmennte moltiplicata, tra i 100 ed i 150 mila euro.