Julia Roberts ha rifiutato di fare il sequel di Notting Hill perché nella sceneggiatura i protagonisti divorziano
Anna Scott e William Thacker, protagonisti di una delle più note favole romantiche dell’universo cinematografico pop, parliamo naturalmente di Notting Hill, nella sceneggiatura del sequel, avrebbero divorziato. Per questo motivo, spiega in un’intervista a IndieWire Richard Curtis, lo sceneggiatore (anche del secondo capitolo della commedia romantica), Julia Roberts rifiutò di girarlo, dicendogli che secondo lei si trattava di «una pessima idea». Attenzione, si sarebbe trattato di un cortometraggio per sostenere un evento benefico, cosa che, per esempio, lo stesso Curtis ha già realizzato nel 2017 con un altro suo film campione d’incassi: Love Actually. Chi forse sarebbe stato maggiormente contento di realizzare un sequel di Notting Hill è Hugh Grant, protagonista del film, il proprietario della libreria di viaggi, per quei pochi che non hanno visto il film del 1999 da oltre 350milioni di dollari di incassi, il personaggio estremamente “normale” che viene catapultato in questa surreale storia d’amore con una star hollywoodiana. L’attore inglese infatti in una recente intervista a Vanity Fair ha definito William Thacker un personaggio «spregevole». «Ogni volta che salta fuori quel film mentre faccio zapping bevendo un paio di drink – racconta l’attore – penso solo: “Perché il mio personaggio non ha palle?”. C’è una scena in quel film – prosegue – in cui Anna è a casa mia e i paparazzi suonano il campanello. Quando apro sono davanti alla porta ed io lascio passare Anna senza fermarla. È orribile. «Non ho mai avuto una ragazza, o addirittura una moglie, che non mi abbia chiesto “Perché diavolo non l’hai fermata? Cosa c’è che non va in te?”. E non ho davvero una risposta a questa domanda. La scena è stata scritta così e penso che sia spregevole, davvero».