Catania, condannato a sei mesi il padrone di Gibby. Uccise il cagnolino chiudendolo in garage senza acqua e senza cibo
Sei mesi di reclusione con pena sospesa. È questa la pena inflitta dal Tribunale di Catania all’uomo di 31 anni ritenuto colpevole della morte del suo cane. Gibby era un Bull Terrier inglese di un anno. L’animale fu trovato in condizioni disperate lo scorso 5 aprile durante un blitz dei carabinieri nel quartiere popolare di Librino. Il cagnolino era segregato in un garage buio, privo di cibo e acqua, e circondato da escrementi. Quando venne trovato, era tanto magro che gli si vedevano le costole, sporco e aveva escoriazioni in varie parti del corpo. Nonostante i tentativi fatti dal veterinario a cui era stato affidato per salvarlo, Gibby morì pochi giorni dopo per anemia conclamata e grave disidratazione.
Il risarcimento di 12 mila euro
A dare notizia della sentenza sono state le associazioni animaliste che avevano sporto querela costituendosi successivamente parte civile nel processo: Le Aristogatte, Lida, Teg4Friends e L’Altra Zampa. Secondo quanto stabilito dal giudice Davide Tedeschi, il padrone di Gibby dovrà risarcire le associazioni con una cifra pari a 12 mila euro. I presidenti delle associazioni, Vera Russo, Bianca Biriaco, Alessandro Tringale ed Emanuela Tosto, hanno espresso soddisfazione per la sentenza e ribadito il loro impegno a sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore etico e legale della tutela degli animali. «Iniziative come queste – hanno dichiarato – vogliono dare un segnale forte alla collettività contro l’indifferenza verso i maltrattamenti e le crudeltà inflitte a esseri indifesi».