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L’inflazione torna a salire: 1,4% in Italia a novembre, ma nell’Eurozona è al 2,3%

29 Novembre 2024 - 12:34 Ugo Milano
caro spesa carovita inflazione obesità salute
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La stima di Eurostat sul mese: la Penisola è terzultima nell'Unione europea. Il rialzo è concentrato in alcuni settori: beni alimentari, energia e servizi dei trasporti

L’inflazione torna a salire in tutta l’Unione europea. Secondo le primissime stime sul mese di novembre dell’istituto di statistica Eurostat, nell’Eurozona l’aumento dei prezzi arriva al 2,3% rispetto al 2% di ottobre. L’Italia registra un’inflazione dell’1,4% su base annua, dal +0,9% del mese precedente. È la terzultima nel continente per svalutazione, sotto la Francia (1,7%) e gli altri Paesi su cui domina suo malgrado il Belgio (5%). Nel nostro Paese il rialzo ha colpito soprattutto beni alimentari, energia e servizi dei trasporti.

I dati in Europa

Nell’Eurozona tra le componenti principali che hanno contribuito di più all’inflazione ci sono: i servizi (3,9%, dal 4% di ottobre), seguiti da cibo, alcol e tabacco (2,8%, dal 2,9%), beni industriali non energetici (0,7%, dallo 0,5%) ed energia (-1,9%, dal -4,6%).

La situazione in Italia

L’Istat fa sapere che l’aumento del caro vita è avvenuto «seppure in un quadro di complessiva stabilità dei prezzi sul piano congiunturale». L’inflazione infatti si è concentrata in alcuni settori: beni alimentari (da +3,9% a +7,5%), beni energetici, e servizi dei trasporti (da +3,0% a +3,5%). In particolare, si è attenuata la flessione dei beni energetici non regolamentati (da -10,2% a -6,6%). Nel mese di novembre l'”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera (da +1,8% a +1,9%), come anche quella al netto dei soli beni energetici (da +1,9% a +2,2%). La stabilità sul piano congiunturale dell’indice generale riflette le dinamiche opposte di diverse componenti: da una parte, la crescita dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+2,7%), dei Beni alimentari non lavorati (+1,5%) e lavorati (+0,8%) e dei Servizi relativi all’abitazione (+0,3%); dall’altra, la diminuzione dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,2%). Infine, l’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1,0% per l’indice generale e a +2,0% per la componente di fondo.

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