Ita-Lufthansa: l’Europa approva la fusione. Ora le nozze si faranno: cosa cambia da gennaio
Arriva luce verde dalla Commissione europea per EasyJet Airline Company, International Airlines Group (Iag) e Air France-Klm come idonei a intervenire perché sia posto rimedio ai problemi di concorrenza sulla base degli impegni assunti da Lufthansa e dal ministero dell’economia e delle finanze italiano per poter acquisire il controllo congiunto su Ita Airways. Questa approvazione è una condizione affinché Lufthansa e il Mef possano fare la transizione, iniziata un anno fa, ovvero quando il 30 novembre 2023 il Mef ha voluto vendere il 41% di Ita e Lufthansa ha espresso volontà di comprare le quote informando dell’operazione Bruxelles. Un accordo che ha avuto stop e ripartenze. L’ultima nel luglio 2024 la Commissione aveva approvato l’acquisizione del controllo congiunto di Ita da parte di Lufthansa e del Mef subordinata al pieno rispetto di un pacchetto di misure correttive presentato dalle parti. Dopo Monte dei Paschi di Siena «anche per Ita vediamo il traguardo. Siamo soddisfatti per questa nuova tappa, ora dobbiamo fare l’ultimo miglio», ha dichiarato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.
Cosa succede ora
Secondo quanto riporta Repubblica a gennaio, Mef e Lufthansa firmeranno il cosiddetto closing, ovvero l’ultima tappa nel processo di cessione di un’azienda o di quote di una società. Subito dopo i tedeschi metteranno 325 milioni nel capitale di Ita e avranno così il 41% delle azioni. L’attuale cda decadrà e ci saranno cinque nuovi membri. Gli italiani avranno ancora la maggioranza delle azioni e quindi tre membri del cda (uno di questi sarà presidente). Lufthansa avrà due consiglieri e la poltrona dell’amministratore delegato. In futuro Lufthansa potrebbe voler acquisire del tutto la compagnia italiana: l’operazione in quel caso varrà 829 milioni di euro.
Quali erano le condizioni chieste dall’Ue sui voli corto raggio
Per gli impegni per le rotte a corto raggio, indica la Commissione in una lunga nota, Lufthansa e il Me dovevano mettere a disposizione di una o due compagnie aeree rivali le risorse necessarie per consentire loro di avviare voli diretti tra Roma o Milano e determinati aeroporti dell’Europa centrale. Non solo: una di queste compagnie aeree rivali doveva avere accesso alla rete nazionale di Ita, per offrire collegamenti indiretti tra determinati aeroporti dell’Europa centrale e determinate città italiane diverse da Roma e Milano.
E cosa chiedeva l’Europa a Ita e Lufthansa per le tratte a lungo raggio
Per le rotte a lungo raggio Lufthansa e Mef dovevano stipulare accordi con altre compagnie per migliorare la competitività sulle rotte a lungo raggio. Nello specifico l’Antitrust Ue aveva evidenziato le rotte tra Italia e Nord America, suggerendo scambi di slot. Per l’aeroporto di Milano Linate Lufthansa e Mef hanno dovuto anche trasferire gli slot di decollo e atterraggio all’aeroporto di Linate al/ai soggetto/i beneficiario/i del rimedio per le rotte a corto raggio.
La proposta di Mef e Lufthansa che ha convinto la Commissione
La compagnia tedesca e il Mef informarono poi la Commissione Ue della loro scelta su EasyJet come soggetto beneficiario sulle rotte a corto raggio e gli slot di decollo e atterraggio a Linate. Iag e Af-Kml sono state invece indicate per le rotte a lungo raggio. E oggi è arrivato l’ok dalla Commissione: le compagnie EasyJet, Iag e A f-Klm “sono soggetti idonei per il rimedio”. In particolare, la Commissione ha riscontrato che soddisfano i criteri pertinenti di indipendenza da Lufthansa, Mef e Ita; risorse finanziarie, comprovata competenza e incentivi per agire come forze competitive attive e valide in concorrenza con Lufthansa e Ita; assenza di preoccupazioni sulla concorrenza o rischi nel ritardare l’attuazione degli impegni.