L’offerta di Zelensky: «Siamo pronti a trattare con la Russia, anche senza riavere i territori persi. Ma vogliamo entrare nella Nato»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto aperto a un accordo di cessate il fuoco con la Russia, anche senza l’immediata restituzione dei territori occupati, a patto che l’Ucraina riceva la protezione della Nato. «Se vogliamo porre fine alla fase calda della guerra, dobbiamo mettere sotto l’ombrello della Nato il territorio ucraino che controlliamo attualmente», ha dichiarato Zelensky in un’intervista rilasciata a Sky News.
Zelensky: «Con la diplomazia l’Ucraina può ottenere i territori persi»
Il leader ucraino ha sottolineato la necessità di agire con urgenza per garantire la sicurezza delle aree libere del Paese. Quanto ai territori occupati, Zelensky si è mostrato fiducioso sulla possibilità di riconquistarli attraverso mezzi diplomatici. «L’Ucraina può riportarli indietro in modo diplomatico», ha aggiunto, delineando una strategia che punta a evitare ulteriori escalation militari.
I missili a lungo raggio da Biden e l’ombra di Trump
La proposta del leader di Kiev arriva in un momento di svolta per la guerra. Pochi giorni fa, gli Usa hanno acconsentito all’uso di missili a lungo raggio da loro forniti anche nel territorio della Russia e non solo in Ucraina. La concessione è arrivata negli ultimi giorni di presidente di Joe Biden che sugli aiuti a Kiev ha pareri più morbidi di Donald Trump. Il futuro coinquilino della Casa Bianca non ha fatto mistero di voler spingere per una rapida fine del conflitto, anche se questa dovesse andare a scapito dell’Ucraina, che nella seconda amministrazione del tycoon riceverebbe meno aiuti rispetto a quanto avvenuto finora.
La paura per l’inverno
L’inviato scelto da Trump per l’Ucraina – Kieth Kellogg – aveva proposto la scorsa estate di vincolare gli aiuti alla volontà del Paese invaso si sedersi a un tavolo con la Russia per tracciare i nuovi confini sugli attuali fronti di guerra. Nel frattempo, l’inverno si avvicina e Mosca colpisce le infrastrutture energetiche per lasciare l’Ucraina al buio e al freddo. Negli scorsi mesi gli attacchi della Russia sono tornati a intensificarsi, dopo che l’Ucraina ha conquistato con la sua controffensiva importanti porzioni di territorio avversario, nella regione di Kursk.