Pinerolo, il comune boccia la cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Il sindaco Salvai (M5s): «Noi antisemiti? Fesserie»
Ha superato i confini della politica locale la decisione di Pinerolo, comune di circa 35mila abitanti in provincia di Torino, di non assegnare la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre. Ieri, venerdì 29 novembre, il Consiglio comunale ha bocciato la mozione presentata da Dario Mongiello, consigliere di una lista civica di opposizione «slegata totalmente da partiti o movimenti politici». Mongiello ha proposto di conferire la cittadinanza onoraria a Segre, «anche alla luce del fatto che in Italia l’antisemitismo è in via di espansione».
Il sindaco con la bandiera della Palestina
L’iniziativa non è stata apprezzata dalla maggioranza che sostiene Luca Salvai, sindaco in quota Movimento 5 stelle. Il Consiglio comunale ha respinto la mozione e nel giro di poche ore la questione è finita sotto i riflettori della politica nazionale. Pare infatti che la proposta di Mongiello abbia creato non pochi imbarazzi alla giunta comunale di Pinerolo, sostenuta dal M5s. Nei mesi scorsi, ha racconto il consigliere di opposizione, il sindaco Salvai ha sventolato insieme ad alcuni assessori la bandiera della Palestina, lasciandola poi esposta sul balcone del palazzo comunale. Dopo che lo stesso Mongiello ha scritto al prefetto, il primo cittadino di Pinerolo ha deciso di toglierla.
Il voto della mozione
Il voto in Consiglio comunale sulla cittadinanza onoraria a Liliana Segre ha spaccato la maggioranza di Pinerolo. Il Movimento 5 stelle, o almeno una parte dei suoi consiglieri, ha votato contro. Mentre una parte del Pd, Fratelli d’Italia e Lega hanno votato a favore. «Questo è antisemitismo», ha commentato sui social Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva. «Ritengo – ha aggiunto la senatrice – che un consiglio comunale dove si esprimono opinioni razziste e contrarie alla Costituzione dovrebbe essere quanto meno sottoposto all’attenzione del Viminale».
La risposta del sindaco
A intervenire su quanto accaduto è alla fine proprio Luca Salvai, sindaco di Pinerolo. «Tacciare l’amministrazione comunale di antisemitismo e razzismo è una fesseria talmente grande che non necessita nemmeno di essere smentita», commenta all’Ansa il primo cittadino. In una nota, il Movimento 5 stelle di Pinerolo spiega meglio la propria posizione sul voto della mozione. Liliana Segre, si legge, è «una figura di altissimo rilievo per la sua testimonianza e il suo impegno contro l’odio e la discriminazione». Ma la mozione presentata in Consiglio comunale, continua il M5s, «ha rapidamente preso una piega strumentale. È apparso evidente che l’intento del consigliere di minoranza proponente fosse quello di attualizzare in modo forzato un tema così delicato, legandolo al conflitto attualmente in corso e utilizzandolo per dividere invece che per unire».
In copertina: La senatrice a vita Liliana Segre durante la presentazione di un libro a Roma, 17 ottobre 2024 (ANSA/Riccardo Antimiani)