Scala, lo sciopero fa saltare l’omaggio a Puccini. Ma il teatro improvvisa un concerto piano e voci e salva la serata
Ha quasi fermato anche la Scala di Milano lo sciopero generale indetto per la giornata di ieri, venerdì 29 novembre, da Cgil e Uil. Il celebre teatro meneghino è stato costretto a cancellare all’ultimo minuto il concerto Pucciniano in programma alla sera a cui avrebbero dovuto prendere parte un coro e un’orchestra, diretti da Riccardo Chailly, insieme ai solisti Anna Netrebko, Jonas Kaufmann e Mariangela Sicilia. Pochi attimi prima dell’inizio del concerto, quando il pubblico era già in sala, il sovrintendente Dominique Meyer si è affacciato sul palco.
Il cambio di programma
Meyer ha spiegato che non si può sapere in anticipo chi sciopera e chi no. E ha proposto al pubblico, visibilmente irritato, un cambio di programma. Il concerto sarà rimborsato, ma la Scala ha deciso di regalare comunque al pubblico un concerto alternativo. Sul palco si sono esibiti infatti soltanto i due solisti, accompagnati da un pianoforte. Una parte del pubblico ha apprezzato lo sforzo del teatro milanese per garantire comunque uno spettacolo a tutti i presenti, mentre un altro ha gridato: «Vergogna». La Scala ha anche offerto un bicchiere di spumante a ogni spettatore presente.
Il precedente con Muti
A dirla tutta, non si tratta di una situazione inedita per la Scala. Decenni fa, fu il maestro Riccardo Muti ad accompagnare al pianoforte i cantanti in una serata di sciopero, proclamata anche in quell’occasione da coro e orchestra. «Rispettiamo il diritto di sciopero – ha detto ieri sera il sovrintendente Meyer dal palco della Scala – ma abbiamo pensato di montare ugualmente questo spettacolo per rispetto del pubblico, che anche questa sera è venuto magari da lontano».
In copertina: La standing ovation finale dopo il concerto alla Scala con un piano al posto dell’orchestra, 29 novembre 2024 (ANSA/Bianca Maria Manfredi)