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Gli scienziati non hanno dichiarato ufficialmente la fine dell’emergenza climatica

30 Novembre 2024 - 01:01 Juanne Pili
Si fa riferimento a una fondazione creata da un professore di geofisica e un giornalista

Diverse condivisioni Facebook stanno diffondendo un articolo che mette in dubbio la responsabilità umana nel cambiamento climatico. Il titolo dà subito un’immagine fuorviante dei fatti riportati, riportando che gli scienziati dichiarerebbero la fine dell’emergenza climatica. In realtà si tratta delle affermazioni di un gruppo di “scienziati”, che non rappresenta affatto il consenso della Comunità scientifica, vediamo perché.

Per chi ha fretta:

  • Una conferenza di negazionisti del cambiamento è stata ospitata nella sede del Parlamento di Praga.
  • In alcuni titoli l’evento è diventato «scienziati del clima dichiarano la fine dell’emergenza climatica».
  • L’organizzazione, Clintel, è la stessa che presentò una petizione di “scienziati” negazionisti del cambiamento climatico senza presentare reali fonti a supporto.
  • Anche gli argomenti presentati durante l’evento di Praga non rovesciano il consenso scientifico sul fenomeno.
  • Si vuole far credere che esista un “dibattito aperto” ma non è così, il dibattito è stato “chiuso” dai dati.

Analisi

Che il contesto non rispecchi il titolo, ovvero l’esistenza di un consenso sulla fine dell’emergenza climatica, lo si capisce leggendo lo stesso articolo. Riportiamo per esempio il seguente passaggio:

«Una conferenza sul clima di due giorni a Praga, organizzata dalla divisione ceca dell’International Climate Intelligence Group (Clintel), che si è svolta il 12 e 13 novembre alla Camera dei deputati della Repubblica Ceca a Praga, “dichiara e afferma che l’immaginaria e immaginaria ‘emergenza climatica’ è finita”. Il comunicato, redatto dagli eminenti scienziati e ricercatori che hanno parlato alla conferenza, chiarisce che per diversi decenni gli scienziati del clima hanno sistematicamente esagerato l’influenza del CO2 sulla temperatura globale».

Fine dell’emergenza climatica?

Purtroppo il consenso della comunità degli scienziati che studiano il cambiamento climatico non è improvvisamente cambiato, decretando la fine dell’emergenza climatica. Nell’articolo in oggetto si parla di una conferenza dell’International Climate Intelligence Group (Clintel), una fondazione creata nel 2019 da un professore di geofisica e un giornalista. L’evento è stato ospitato a Praga nella sede della Camera dei deputati della Repubblica Ceca. L’organizzazione ha presentato durante l’evento il suo report, dal titolo The Frozen Climate Views of the IPCC.

Tra gli scienziati concretamente impegnati da decenni nello studio del cambiamento climatico c’è consenso oltre il 99% sull’esistenza del fenomeno. Tale consenso non si è generato per “alzata di mano”, ma si evince dalla mole di studi e dati raccolti ed analizzati statisticamente. Per approfondire potete cominciare leggendo qui, qui e qui.

Per altro l’organizzazione Clintel è una nostra vecchia conoscenza. Sono loro infatti gli organizzatori di una petizione denominata Dichiarazione mondiale sul clima (WCD). Sarebbe stata firmata da oltre «1200 scienziati che negano il cambiamento climatico». Era l’estate del 2022, ce ne occupammo qui. Il documento non forniva fonti a supporto. Inoltre, tra i primi firmatari si trovavano soprattutto dei non climatologi e personaggi che hanno avuto legami con attività legate al petrolio e al gas.

Facciamo notare che gli argomenti a cui si dà risalto nella narrazione recente non sono cambiati. Per lo più si tratta di congetture, dove i suddetti scienziati accusano la comunità scientifica di perseguitarli perché la pensano diversamente:

«Il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico – hanno affermato a Praga -, esclude i partecipanti e i documenti pubblicati in disaccordo con la sua narrativa non rispetta il proprio protocollo di segnalazione degli errori e trae conclusioni alcune delle quali sono disoneste, dovrebbe essere immediatamente smantellato».

Proprio perché non si ragiona per alzata di mano, un qualsiasi ente deve basarsi sulle evidenze scientifiche. Non si può “sentire un po’ tutti” e poi fare una media che trovi tutti d’accordo. La “verità” non sta “nel mezzo”, bensì nei dati e nelle statistiche.

Sta di fatto che quando degli scienziati climatici – quelli impegnati davvero nello studio del clima -, si trovano a dover raccogliere dati e fare statistiche, nel 99% dei casi concordano tutti sull’esistenza del problema. Se si posseggono evidenze tali da rovesciare il consenso scientifico si pubblica uno studio, delle revisioni sistematiche o delle meta-analisi su delle riviste di settore, non si va a fare una conferenza in una sede che non c’entra niente con la ricerca scientifica.

Conclusioni

Abbiamo visto che gli scienziati del clima non hanno dichiarano la fine dell’emergenza climatica, solo un gruppo di persone che si definiscono tali la pensa così, ma invece di dimostrarlo con degli studi veri ha preferito presentare il suo report nella sede del parlamento di Praga.

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