Siria, Farnesina: «Primi italiani evacuati da Aleppo con l’Onu». Roma avverte Mosca: «Evitare raid su religiosi e civili»
È ancora in una fase iniziale l’evacuazione avviata dalle Nazioni Unite verso Damasco, in Siria, a seguito dell’ingresso ad Aleppo del movimento radicale Hayat Tahrir al Sham. Un primo gruppo di auto, con a bordo anche alcuni italiani, è arrivato in città, mentre altri pullman dell’Onu sono in attesa di partire con un convoglio a cui dovrebbero unirsi alcuni connazionali con auto private. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani – fa sapere la Farnesina – ha parlato, nel pomeriggio di oggi, domenica 1 dicembre, con uno degli italiani partiti dalla città riconquistata dai ribelli che è stato accolto nella Capitale siriana all’interno della sede diplomatica dall’ambasciatore Ravagnan.
Danni al Collegio francescano di Aleppo
Il Collegio francescano Terra Santa di Aleppo è stato colpito oggi da un attacco russo che ha causato gravi danni materiali. Lo ha reso noto su X Tajani, che ha lanciato un appello «a tutte le parti in conflitto in Siria perché sia tutelata la popolazione civile». Stando ad alcune fonti locali, citate da Ansa, non ci sono «né vittime né feriti». E i frati francescani «stanno tutti bene». L’istituto si trova all’interno del compound del convento di Aleppo, vicino alla chiesa dove stasera era in programma la celebrazione della messa vespertina della prima domenica d’Avvento. Dopo il raid, lo stesso ministro degli Esteri ha chiesto inoltre all’ambasciatrice d’Italia a Mosca Cecilia Piccioni di compiere un passo presso le autorità russe. L’ambasciatrice – spiega ancora la Farnesina – domani verrà ricevuta al ministero degli Esteri della Federazione russa per un incontro già programmato e presenterà la richiesta di rafforzare le procedure per evitare che nuovi attacchi militari possano per errore colpire altri istituti religiosi o comunque installazioni civili ad Aleppo e nella regione in cui sono in atto combattimenti.
December 1, 2024
Nel frattempo, il ministro generale dell’ordine dei francescani minori, padre Massimo Fusarelli – che un anno fa ha visitato i confratelli in Siria – si è detto «molto preoccupato» per la guerra civile e l’occupazione di Aleppo. Lo scrive su X: «Dopo aver visitato le vostre terre l’anno passato, sento ancor più forte la ferita che la guerra apre di nuovo. Penso in primo luogo a voi, fratelli amati, e vi prego di aver cura di voi come potete, perché lo stress e il trauma di questi momenti non sono mai da sottovalutare. Penso alla vostra gente e ai fedeli, dagli adulti ai giovani ai piccoli. Ricordo la vivacità e la speranza, insieme alle fatiche di fronte a un futuro che appare troppo incerto», il messaggio del Capo dei frati minori ai confratelli.
December 1, 2024
«Almeno 392 persone uccise dall’inizio dell’offensiva dei ribelli»
Aumenta di ore in ore il bilancio dei morti: almeno 372 persone sono state uccise tra cui almeno 48 civili, da quando i ribelli hanno lanciato l’offensiva contro Bashar al-Assad mercoledì scorso, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, che ha sede nel Regno Unito. La televisione di Stato siriana, riferisce il Guardian, ha affermato che le forze governative hanno ucciso quasi 1.000 insorti negli ultimi tre giorni, senza però fornire prove o dettagli.
«Assad a Damasco. Ieri ha visto Putin a Mosca»
Il presidente siriano ha promesso che «userà la forza per eliminare il terrorismo». Lo ha detto Assad, citato dall’agenzia Sana, durante una conversazione telefonica con un dirigente della repubblica separatista filo-russa dell’Abkhazia, in Georgia. Secondo il leader di Damasco, «il terrorismo capisce solo il linguaggio della forza, e questo è il linguaggio con il quale lo schiacceremo e lo elimineremo, con chiunque lo appoggi e lo sponsorizzi». I media governativi hanno annunciato che oggi Assad è tornato a Damasco dopo aver svolto ieri una visita di lavoro a Mosca, dove ha avuto un colloquio al Cremlino con il presidente russo Vladimir Putin. Gli stessi media affermano che oggi a Damasco Assad ha ricevuto il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghci.
Foto copertina: ANSA / GIUSEPPE LAMI | Il ministro degli Esteri Antonio Tajani