L’inedito di Pino Daniele emoziona, Cremonini ritrova se stesso. Ultimo non convince, invisibile Victoria. Le recensioni delle nuove uscite della settimana

L’acqua si fa sempre più alta nel mondo della discografia italiana, l’annegamento, sommersi da questa insensata quantità di dischi e singoli, è praticamente certo. Ma partiamo dalle buone notizie: nel mondo c’è un brano in più di Pino Daniele ed è, manco a dirlo, di una bellezza sconcertante. Ma nella cartella dei singoli oggi ci troviamo anche un discreto Marco Mengoni, un Lazza al pianoforte (che è sempre un piacere), un buon Gazzelle e un grandissimo Mondo Marcio. Meno furbetto, più onesto, ma sempre banalotto il singolo che Ultimo dedica al figlio che aspetta con la compagna. Bocciata anche Victoria dei Maneskin, che butta fuori un brano dance praticamente invisibile. Decisamente piacevole invece ciò che offre la sezione album. In primo piano il nuovo album di Cesare Cremonini, che alla ricerca di se stesso ritrova anche una verve degna degli esordi. Tornano gli Psicologi con un disco di ottimo livello, ancora più in alto noi collochiamo l’eccellente album di Shari e lì vicino ci mettiamo anche quelli di Whitemary e dei Funk Shui Project. La versione “deluxe” del disco di Massimo Pericolo, di “deluxe” non ha granché: ce l’avesse risparmiata, nessuno avrebbe protestato. Maluccio anche nostra signora Fiorella Mannoia, album concettualmente ineccepibile ma abbastanza piatto e noiosetto.

Chicca della settimana: quel capolavoro di disco di Nervi dal titolo E poi svegliarsi presto.

A voi tutte le nostre recensioni.