L’inedito di Pino Daniele emoziona, Cremonini ritrova se stesso. Ultimo non convince, invisibile Victoria. Le recensioni delle nuove uscite della settimana

Grido – Musica eterna

Ok, sedici tracce forse sono un pò troppine, alcune potevano serenamente essere risparmiate. Però il disco di Grido è oggettivamente una mina. Aleggia su ogni brano la verità delle cose: si tratta di un rapper ormai lontano dal giro mainstream legato al genere, non fa numeri altissimi, diciamo che occupa un paragrafetto piacevole del libro di storia del rap italiano, soprattutto grazie ad un paio di hit ben assestate con i Gemelli DiVersi. Ma, probabilmente di rimbalzo, con l’indubbia esperienza accumulata, mette in piedi un lavoro divertentissimo, piacevolissimo all’ascolto, inaspettatamente anche piuttosto fresco, seppur parliamo di una frescura d’annata. Molto anni 2000, niente di particolarmente contemporaneo, ma molto molto ben strutturata. G.R.I.D.O., Sfiga pt.2 (insieme a Fabri Fibra), Outlet, Day Off, per citare i brani con i quali apre l’album, sono quattro mine devastanti, le sue quattro Tartarughe Ninja. Bravissimo.