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L’inedito di Pino Daniele emoziona, Cremonini ritrova se stesso. Ultimo non convince, invisibile Victoria. Le recensioni delle nuove uscite della settimana

01 Dicembre 2024 - 17:05 Gabriele Fazio

Pino Daniele – Again

Un brano che fa male. Perché di una bellezza sconcertante, perché ci fa tornare in mente quando la musica era ancora un’espressione stilistica personale, riconoscibilissima. Quando quella fastidiosa omologazione – alle volte evidente, alle volte addirittura sfacciata – che condiziona la musica da classifica di oggi era relegata all’ambito delle musichette estive da intrattenimento, alla musica da spiaggia, alla musica non seria. Ed era comunque molto più seria di quella che oggi consideriamo seria. Ma soprattutto perché ci ricorda che Pino Daniele non c’è più, che ci manca dannatamente, che era artista insostituibile, come i giganti della musica che brillano per la loro unicità. Così quando spariscono lasciano di loro stessi un’impronta nell’aria, un’ombra, un’impressione indelebile, un pezzettino di eternità. Se questo fosse un foglio di carta, questa recensione (che non è una recensione, sia chiaro, perché non c’è niente da dire, solo da ascoltare, in religioso silenzio) sarebbe macchiata da lacrimoni. Again è troppo per questo mercato di scarsi, di arrivisti, di economisti, di influencer musicali, di industriali dell’arte. Again andrebbe conservata dentro una teca in un museo.