L’inedito di Pino Daniele emoziona, Cremonini ritrova se stesso. Ultimo non convince, invisibile Victoria. Le recensioni delle nuove uscite della settimana

Fiorella Mannoia – Disobbedire

Ascolti il disco e ti viene da pensare che sei d’accordo su tutto, alzi il pugno ed esclami, da solo, in salotto: «Si sorella! Sono con te! È tutto giusto!». E lo è davvero tutto giusto, concettualmente. Il problema infatti non è cosa dicono questi nove pezzi di Fiorella Mannoia, il problema è che sono nove pezzi che si assomigliano un pò tutti, che in quel piglio socialmente impegnato, intellettualmente militante, si perde poi un po’ – giusto un po’ – la piacevolezza dell’ascolto. Bisogna essere onesti e non è facile considerando la stima per l’artista in questione: Disobbedire ci ha annoiati da pazzi. Per il resto naturalmente lo faremmo girare nelle scuole, è un disco che travalica i confini della mera utilità per essere considerato praticamente necessario, specie in un ambiente musicale che evita accuratamente di dire qualsivoglia cosa che abbia uno spessore più alto di un jingle pubblicitario. Però le canzoni sono passate lisce, nessuna ci ha freddati, impressionati, toccati. Pur ricordando, e ci teniamo, che parliamo di una delle assolute signore della musica italiana.