Vittorio Feltri su Maria Rosaria Boccia: «Un po’ rustica, con Sangiuliano coppia mal assortita. Non temo la querela»
Si fa una risata Vittorio Feltri sulla querela per diffamazione che gli ha presentato Maria Rosaria Boccia, l’imprenditrice di Pompei il cui rapporto con Gennaro Sangiuliano portò alle dimissioni dell’allora ministro della Cultura. In tv, all’Aria che tira, il giornalista e consigliere regionale di FdI in Lombardia disse: «Sono stato a fare colazione con il ministro Sangiuliano e una signora che non conoscevo. Come mi è stata presentata? Come una amica, come vuoi che me la presentasse, come la sua t**ia…?». Il conduttore David Parenzo stigmatizzò l’accaduto, Feltri rifiutò le scue difendendo le sue parole e ora è arrivata la denuncia.«Il filmato parla chiaro. A chi mi chiedeva come l’ho conosciuta, ho risposto: “Ad un pranzo, come amica di Sangiuliano, non come la sua tr…”. Ma poi… Il pranzo l’ho pagato io», ripete ancora oggi al Corriere della Sera, «se temo la querela? Figuriamoci». E racconta quali furono le sue impressioni dopo quel primo incontro. «Avevo capito che era una sua (di Sangiuliano, ndr) amica. Un po’ rustica, diciamo. Comunque, una coppia male assortita».
«Salvini suonato, Tajani numero due, Vannacci persona solida»
Mentre ancora fanno rumore le sue frasi a La Zanzara su musulmani ed extracomunitari, con il Pd che ne invoca le dimissioni da consigliere regionale, Feltri dà un suo giudizio anche sull’operato del governo. Difende in tutti i modi la premier Giorgia Meloni, che fa un «lavoro eccellente» e «cerca di tenere insieme il governo ma poi c’è sempre qualcuno che la fa fuori dal vaso». La debolezza dell’esecutivo semmai riposa altrove: «Deve misurarsi con un Salvini un po’ suonato e un Tajani che si conferma solo un numero due». Mentre critica Elly Schlein e Maurizio Landini – «non ha mai lavorato, di cosa parla? Ha una consistenza culturale fragile» – elogia l’europarlamentare leghista Roberto Vannacci: «È una persona solida. Mi ha stupito sia riuscito a raccogliere tanti consensi. Quel che dice lo pensiamo tutti, solo che appare scandaloso». Sulla durata del governo non ha dubbi, arriverà a fine legislatura: «Nessuno ha interesse a sfasciare il giocattolo. Le emergenze del Paese? La sicurezza e l’immigrazione incontrollata. Se esci dopo una certa ora non sai se rientrerai a casa».
Foto di copertina: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO