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Joe Biden e la grazia concessa al figlio Hunter: i precedenti di Trump e Clinton

02 Dicembre 2024 - 13:37 David Puente
Anche i predecessori avevano concesso la grazia a dei parenti, ma c'è un particolare in più nel caso di Hunter

Il presidente americano Joe Biden ha concesso la grazia presidenziale al figlio Hunter Biden, accusato di frode fiscale e possesso illegale di armi da fuoco, reati per i quali rischiava circa 25 anni di carcere. Nel motivare la sua decisione, Joe Biden ha sostenuto che fosse stato processato a livello politico e «trattato in modo diverso» rispetto ad altri casi simili. Di fatto, smentisce se stesso, in quanto in passato aveva assicurato di non intervenire nei confronti del figlio. Una promessa non mantenuta che viene usata per contestare il suo operato, in particolare da parte di Donald Trump, che lo accusa di aver compiuto un abuso. Non è la prima volta che un presidente degli Stati Uniti concede la grazia a un parente, anche se c’è un particolare che crea di fatto un precedente.

Parlando di presidenti recenti e particolarmente noti, possiamo citare la grazia concessa da Donald Trump a Charles Kushner, padre del marito di Ivanka Trump e futuro ambasciatore americano a Parigi, condannato nel 2005 per evasione fiscale e altri reati (ad esempio, aveva assunto una prostituta per sedurre e incastrare suo cognato), scontando una pena di due anni nel carcere di Montgomery, in Alabama. A seguito della condanna, venne radiato dall’albo degli avvocati in tre Stati americani. Finanziatore della campagna elettorale repubblicana, la grazia arrivò il 23 dicembre 2020, durante le ultime settimane della presidenza di Donald Trump, prima dell’inizio dell’amministrazione Biden. Nella stessa data, il tycoon graziò altre 142 persone a lui vicine, come il propagandista Steve Bannon, ex deputati repubblicani e alcuni alleati coinvolti nel Russiagate. Il mese precedente aveva concesso la grazia anche a Michael Flynn, il suo ex consigliere per la sicurezza nazionale rimasto coinvolto anche lui nel Russiagate.

Oltre al repubblicano Donald Trump, anche il democratico Bill Clinton concesse la grazia a un parente. A beneficiare dell’atto presidenziale, nel 2001, fu il fratello Roger per un reato legato alla droga commesso nel 1985, scontando un anno di prigione dopo essersi dichiarato colpevole. Rispetto ai suoi predecessori, Joe Biden non solo non ha mantenuto una promessa, ma ha permesso al figlio di non scontare neanche un giorno di carcere. Infatti, sia Charles Kushner che Roger Clinton avevano già scontato le proprie pene, ottenendo nuovamente la fedina penale pulita.

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