Prodi ne ha per tutti: «Ursula? Doveva fare l’assicuratrice. Meloni? Piace in Usa perché obbedisce»
Romano Prodi, alla presentazione a Roma del libro Il dovere della speranza, scritto con Massimo Giannini, è un fiume in piena. Attacca tutti. Della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, confermata al suo secondo mandato con un voto risicato, dice: «Doveva fare l’assicuratrice. È stata perfetta a fare un contratto di assicurazione. Le è andata bene». Mentre spiega così i buoni rapporti della premier Giorgia Meloni con l’establishment Usa: «Lei piace perché obbedisce».
Ursula assicuratrice dell’Unione europea
«La maggioranza precedente era meglio, ma c’è stata una divisione, per cui ha funzionato l’assicurazione. Ha fatto un contratto di assicurazione». Il Professore commenta così la conferma di von der Leyen a presidente alla guida della Commissione europea. Un voto che fino a luglio sembrava scontato. Poi, a causa delle turbolenze delle ultime settimane sui vicepresidenti Teresa Ribera e Raffaele Fitto, è apparso in bilico. E l’ex ministra della Difesa tedesca l’ha spuntata per una manciata di voti. Infatti, la sua commissione è passata al vaglio dell’Eurocamera con il 51,4% delle preferenze.
«La grazia di Biden a suo figlio? Roba da matti»
Critiche anche verso l’altra sponda dell’Atlantico. Nel mirino di Prodi c’è il presidente Usa uscente, Joe Biden. Il fondatore de L’Ulivo critica la scelta di graziare il proprio figlio: «È una notizia che mi ha sconvolto. Allora si spiegano le resistenze di Biden, come mai la famiglia non abbia spinto al ritiro. Una roba da matti, detto con un linguaggio da bar». E aggiunge anche: «Questa democrazia famigliare è un problema serio per la nostra democrazia».
«Berlusconi è stato maestro di Trump»
«Se Berlusconi è stato maestro di Trump? Sì, lo penso veramente, tutti gli atteggiamenti sono molto simili». L’ultima eredità del Cavaliere sarebbe il neopresidente eletto Donald Trump, secondo Prodi. L’Italia come modello politico. Un ricorso storico già evidente nel Novecento: «L’Italia è un piccolo Paese, ma Mussolini è stato maestro di Hitler», sostiene. Anche il Movimento di Beppe Grillo, per Prodi, ha fatto scuola: «I 5 Stelle insegnano uno strano populismo e ora addirittura i francesi ci copiano i governi tecnici».
«Se il Pd ha vinto ad Anzio e Nettuno allora può capitare di tutto»
«Il fatto che oggi – 2 dicembre – ad Anzio e Nettuno abbia vinto il Pd è come quando il Pd ha perso a Sassuolo. È segno che il Paese è sbandato e può capitare di tutto». Forse non è il miglior complimento che il Pd della segretaria Elly Schlein potesse aspettarsi da Prodi, dopo aver trionfato nei due comuni con un passato dalla forte identità di destra. Tuttavia, il Professore sottolinea anche che «le comunali ad Anzio e Nettuno dimostrano che per la destra è arrivato il momento di pagare tutte le promesse e gli attacchi alla sinistra».
In copertina: ANSA/MOURAD BALTI TOUATI I Romano Prodi ospite della trasmissione televisiva “Che tempo che fa” negli studi di Nove a Milano, 1 dicembre 2024.