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Stellantis, dopo le dimissioni dell’ad Tavares John Elkann convocato in Parlamento. E il titolo scivola in Borsa

02 Dicembre 2024 - 12:59 Antonio Di Noto
«Credo che la richiesta sia assolutamente necessaria e possa essere accettata visto il cambiamento nel Consiglio di amministrazione di Stellantis. È un momento difficile per l'automotive», ha detto Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive della Camera

«Stamattina, a seguito delle dimissioni di ieri dell’amministratore delegato di Stellantis, ho inviato una lettera di richiesta di audizione del presidente Elkann». Sono queste le parole di Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive della Camera, ospite al programma Start di Sky Tg24, all’indomani delle dimissioni di Carlos Tavares da amministratore delegato del gruppo automobilistico Stellantis. «Credo che la richiesta sia assolutamente necessaria e possa essere accettata visto il cambiamento nel Consiglio di amministrazione di Stellantis. È un momento difficile per l’automotive». La richiesta di Gusmeroli era stata anticipata da maggioranza e opposizioni che già dalla serata di ieri hanno chiesto spiegazioni all’azienda il cui consiglio di amministrazione affermava fino a poche settimane fa di fidarsi del proprio aministratore delegato.

«Confronto immediato con Elkann»

«Neanche un mese fa, John Elkann ha declinato l’invito della Commissione Attività Produttive della Camera a riferire sui piani di Stellantis per l’Italia, affermando di riporre piena fiducia nelle dichiarazioni rese in audizione parlamentare dall’allora amministratore delegato Carlos Tavares», hanno scritto i capigruppo delle opposizioni in Commissione Attività Produttive della Camera, Vinicio Peluffo (Pd), Emma Pavanelli (M5s), Francesca Ghirra (Avs) e Fabrizio Benzoni (Azione). Tuttavia – hanno aggiunto – il recente accoglimento delle dimissioni di Tavares da parte del Consiglio d’amministrazione di Stellantis, motivate da profonde divergenze strategiche, solleva interrogativi urgenti e gravi: quella fiducia era fasulla fin dall’inizio o è venuta meno con il tempo? In entrambi i casi, si rende indispensabile un confronto immediato».

«Elkann riferisca in Parlamento»

Stesso appello anche dalla maggioranza. «Era ora che Tavares se ne andasse, ma la transizione al nuovo management richiede responsabilità, tutela dell’occupazione e valorizzazione delle competenze. Diventa quindi ancora più importante che John Elkann si presenti al più presto in Parlamento per riferire sul futuro di Stellantis», aveva dichiarato ieri Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di FdI e nuovo ministro degli Affari Ue. Si era limitata a una critica la Lega: «Siamo curiosi di sapere quanto prenderà Tavares come premio economico dopo la sua disastrosa gestione».

Il segretario della Cisl Sbarra: «Tavares non ci mancherà»

Si è detto felice delle dimissioni di Tavares il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. «Tavares non ha mai creduto alle relazioni sindacali. Ha delocalizzato, Ha frenato gli investimenti in Italia, è arrivato a sfidare lo Stato. Non ci mancherà. Pensiamo che le sue dimissioni determineranno una svolta», ha commentato a Sky Tg 24 chiedendo un «cambio di passo». Sbarra si aspetta che Stellantis presenti «un serio e credibile piano industriale sull’automotive soprattutto nel nostro Paese, concentrando e assegnando nuovi modelli, rilanciando gli investimenti». «Un piano industriale e occupazionale» è la richiesta che proviene anche da Michele De Palma, segretario generale della Fiom Cgil.

La reazione delle borse

Intanto, il passo indietro del protagonista della fusione tra Peugeot S.A (Psa) e Fiat Chrysler Automobiles (Fca) sta già facendo vedere i propri effetti sulle borse, con Stellantis che oggi in apertura ha perso il 7% del valore del proprio titolo, facendo segnare un’inizio di giornata negativo per Piazza Affari che nella prima mezz’ora ha ceduto lo 0,87% tornando a salire in tarda mattinata. «Le sue dimissioni hanno chiaramente un’importanza simbolica con con conseguenze difficilmente prevedibili e stimabili», ha sottolineato Banca Akros citata dall’Ansa.

Le decisioni critiche di Tavares

Secondo la banca d’investimento Jefferies è probabile che il consiglio di amministrazione abbia disapprovato le proposte o lo stile di gestione di Tavares. Per JP Morgan, l’uscita di un Ceo e di un Cfo – Natalie Knight aveva lasciato a inizio ottobre venendo sostituita da Doug Ostermann – in tempi così ravvicinati non ha precedenti. Una sfida che però l’istituto finanziario ritiene possa essere affrontata da Stellantis. La chiave è la «solida base» costituita dall’esperienza finanziaria di John Elkann, presidente del colosso automobilistico.

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