Addio a Giovanni Sabbatucci, massimo esperto del fascismo in Italia
Giovanni Sabbatucci, storico tra i più massimi esperti del fascismo, è morto oggi all’età di 80 anni. Sabbatucci si è spento nella sua casa di Roma dopo una lunga malattia. Nato a Sellano, in provincia di Perugia, il 24 agosto 1944, si era laureato all’Università La Sapienza di Roma nel 1968 con lo storico Renzo De Felice con una tesi dedicata ai rapporti fra irredentismo e nazionalismo. Con Emilio Gentile, altro allievo di De Felice, Sabbatucci è stato uno dei più grandi esperti del Ventennio.
Le opere e le cattedre di Giovanni Sabbatucci
Dal 1971 al ’74 ha insegnato nelle Università di Salerno e Roma. Per finire poi all’Università di Macerata, dal 1974 al 1997. In seguito ha insegnato Storia contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell”Università “La Sapienza” di Roma come professore ordinario. Si è occupato di storia del socialismo italiano, con particolare riferimento al periodo fra le due guerre. Molti conosceranno una “Storia del socialismo italiano” in sei volumi (Il Poligono, 1980-81) e, nell’ambito di quest’opera il saggio su “I socialisti nella crisi dello Stato liberale“. Sempre in tema di socialismo, ha pubblicato nel 1991 il volume “Il riformismo impossibile” (Laterza). Negli anni ’90 si occupa invece di leggi elettorali e di storia del sistema politico italiano e ha curato il volume antologico “Le riforme elettorali nella storia d’Italia” (Unicopli 1995).
Il manuale di storia per eccellenza nei licei italiani
Lo storico, assieme ad Andrea Giardina e a Vittorio Vidotto, ha lavorato per la stesura di un Manuale di storia per le scuole medie superiori, occupandosi in particolare dell’età contemporanea. La prima edizione del Manuale uscì per le edizioni Laterza nel 1987. Fu una pietra miliare della didattica in Italia, tradotta, riadattata e riaggiornata per i diversi ordini di scuole, diventando uno dei manuali più diffusi e aggiornati per i licei. In seguito, con Vittorio Vidotto, e sempre per le edizioni Laterza, ha realizzato una “Storia d’Italia” in sei volumi; il primo, “Le premesse dell’Unità”, è uscito nell’autunno del 1994; l’ultimo, “L’Italia contemporanea”, nel 1999. Per il quarto volume di quest’opera (“Guerre e fascismo”, 1997), ha scritto un saggio su La crisi dello Stato liberale. Dopo l’impegno sul fronte dei testi scolastici Sabbatucci ha ripreso a occuparsi di trasformismo e delle crisi delle democrazie, sia in Italia che in Europa, dopo la prima guerra mondiale. Le ultime opere universitarie sono “Storia contemporanea. Dalla Grande Guerra a oggi” (con Vittorio Vidotto, Laterza, 2019), e “Il mondo contemporaneo” (con Vidotto, Laterza, 2019). Ha scritto anche per “L’Espresso”, e le pagine culturali del “Corriere della Sera”. Dal 1994 è stato editorialista del quotidiano “Il Messaggero” e ha collaborato con “Il Mattino” di Napoli. Preziose le sue collaborazioni tv per Rai 3 e Rai Storia.