Tesla, il giudice blocca i 56 miliardi a Elon Musk. La furia del miliardario: «Non devono decidere sulle aziende»

Il pagamento di 55,8 miliardi di dollari previsto per Elon Musk in quanto Ceo di Tesla non verrà elargito. Il pacchetto miliardario previsto nel 2018 è stato nuovamente bocciato da un tribunale del Delaware. La giudice Kathaleen St. Jude McCormick ha respinto la richiesta degli avvocati di Tesla di annullare la sentenza di gennaio che aveva definito il pagamento «ingiusto» e «frutto di un procedimento viziato». Se fosse stato portato a termine, il pagamento avrebbe reso Musk l’amministratore delegato più pagato del mondo.

Perché Tesla vuole dare 56 miliardi a Musk

La cifra era stata concordata dal consiglio di amministrazione della casa di auto elettriche ottenendo l’approvazione del 75% dei consiglieri in un voto a giugno. Tesla aveva originariamente ideato il pacchetto di pagamento di Musk nel 2017, stabilendo le condizioni affinché Musk ricevesse 12 diverse tranche azioni secondo il raggiungimento di determinati obiettivi di fatturato e di mercato per l’azienda. Anche nel 2018 gli azionisti avevano approvato quel pacchetto con ampio margine, ma un investitore ha intentato una causa sostenendo che il consiglio era stato fuorviante e che il pacchetto era ingiusto. Alcuni importanti azionisti come il fondo sovrano norvegese e il sistema pensionistico degli insegnanti dello Stato della California avevano votato contro il pacchetto retributivo.

La reazione di Musk: «Gli azionisti controllano le compagnie»

«Gli azionisti dovrebbero controllare le compagnie, non i giudici», ha scritto Musk su X. Il miliardario ha condiviso un post di Tesla che recita: «Un giudice del Delaware ha appena annullato la volontà della maggioranza assoluta degli azionisti di Tesla, che hanno votato due volte per pagare Elon Musk quanto vale. La decisione della corte è sbagliata e faremo appello». Secondo quanto riporta la Bbc, gli amministratori di Tesla potrebbero provare ad elargire il pagamento nello Stato del Texas, dove la compagnie ha spostato la propria sede legale all’inizio del 2024.