Manchester United, niente giacca pro-LGBTQ+: il difensore Noussair Mazraoui si è rifiutato di aderire all’iniziativa
Niente giacca pro-LGBTQ+ per il Manchester United quest’anno. La squadra che milita nella massima lega calcistica inglese, la Premier League, ha deciso di non andare avanti con l’iniziativa a sostegno della comunità pride. Un suo calciatore, Noussair Mazraoui, domenica 1 dicembre si è infatti rifiutato di indossare la giacca che il team aveva preventivato di vestire nel match contro l’Everton. Non tutto lo spogliatoio infatti, riferisce la testata The Athletic, ha apprezzato la scelta fatta dalla società.
La campagna Rainbow laces e l’idea del Manchester
Nelle ultime due stagioni, i Red Devils, così sono chiamati i calciatori del Manchester United, avevano indossato una maglia a tema pride per riscaldarsi prima delle partite, durante la campagna Rainbow laces. Per scendere in campo avevano invece scelto una giacca con motivi simili. L’iniziativa Rainbow laces è promossa dall’organizzazione di beneficenza Stonewall e, nel mondo del calcio, prevede diverse manifestazioni a sostegno dei diritti della comunità LGBTQ+. Quest’anno, per supportare le battaglie pride, dal 29 novembre al 5 dicembre le squadre sono invitate a indossare lacci o altri simboli arcobaleno. Il Manchester aveva pensato di far indossare ai propri giocatori una giacca che richiamasse il motivo caro alla comunità LGBTQ+. Ma il difensore Mazraoui si è opposto, adducendo come motivo la sua fede musulmana. La squadra ha quindi deciso che nessun giocatore avrebbe indossato la tuta per evitare che Mazraoui fosse l’unico a rifiutarsi pubblicamente di indossarla.
Il Manchester: «I giocatori hanno diritto ad avere delle loro opinioni»
Interpellata sulla questione la società calcistica ha risposto così a The Athletic: «Il Manchester United accoglie tifosi di ogni provenienza, compresi i membri della comunità LGBTQ+, e siamo fortemente impegnati nei principi di diversità e inclusione. Dimostriamo questi principi attraverso una serie di attività, tra cui il sostegno al nostro club di tifosi Rainbow Devils e le campagne per celebrare i nostri fan LGBTQ+, combattendo tutte le forme di discriminazione. I giocatori hanno diritto ad avere le loro opinioni individuali, in particolare se legate alla loro fede religiosa. E talvolta possono differire dalla posizione del club».
Già in passato Mazraoui era stato criticato
Non è la prima volta che Mazraoui non supporta le cause LGBTQ+. A maggio 2023, quando giocava in Germania, i tifosi del Bayern avevano realizzato uno striscione con scritto: «Tutti i colori sono belli. A Tolosa, a Monaco e ovunque. Rispetta i nostri valori Mazraoui!». Questo perché il difensore aveva mostrato il suo sostegno al compagno di squadra marocchino Zakaria Aboukhlal, che si era rifiutato di partecipare alla campagna arcobaleno della Ligue 1 francese, mentre giocava nel Tolosa.
In copertina: EPA/ADAM VAUGHAN I Noussair Mazraoui del Manchester United guarda durante la partita di Premier League inglese tra Manchester United e Fulham a Manchester, Gran Bretagna, 16 agosto 2024.