Svizzera, giornalista licenziata per un tweet del 2023 contro il pensiero di destra: «Le linee guida sono chiare». Aveva denunciato molestie
Licenziata per un tweet. Questo è quello che sarebbe successo nei giorni scorsi alla giornalista italotedesca Paola Nurnberg. La reporter della Radiotelevisione Svizzera (RSI), secondo quanto riporta Ticino Online, citando una fonte interna al sindacato Unia informata sulla vicenda, sarebbe stata allontanata a causa di un post su X del 2023 in cui criticava l’efficacia del «pensiero della destra». La condotta della giornalista, ex Tg4 ed Euronews, è stata altrimenti immacolata nel suo periodo alla RSI. «Nemmeno un richiamo», ha commentato Matteo Poretti di Unia.
Ha sbagliato una volta e l’hanno licenziata
«Ha sbagliato? Certo, non doveva scriverlo. Ma da qui a licenziarla. A questo punto bisognerebbe licenziare metà del personale della Rsi», ha commentato il sindacalista. «In 20 anni di attività sindacale una cosa del genere non mi era mai capitata», ha aggiunto Poretti. Ha spiegato il sindacalista: «Con i nostri legali stiamo imbastendo una vertenza legale per licenziamento abusivo, grave nelle sua forma e nelle sue motivazioni. E non ci fermeremo alla sola vertenza giuridica».
Le molestie
Poretti ha aperto a un’altra ipotesi. Quella di possibili «attriti venutisi a creare dopo la conferma che Paola è stata vittima di molestie in seno alla Rsi». Alle domande di Ticino Online, l’emittente elvetica ha preferito non rispondere, limitandosi a precisare che «in linea di principio è importante sottolineare che esistono linee guida interne che devono essere seguite e rispettate da tutte e tutti i dipendenti della Srg Ssr (la Società Svizzera di Radiotelevisione, ndr)».
«Non mi hanno permesso di riparare»
«Non mi hanno permesso di riparare», ha commentato invece Paola Nurnberg. «Le direttive erano chiare e io ho scelto certamente il modo e il tempo sbagliati per esprimere quel concetto, ma non mi è stata data la possibilità di riparare. Dopo la mail in cui mi si convocava a causa di questo post ho risposto immediatamente chiedendo cosa potessi fare. Non mi è stato più detto nulla», ha aggiunto. Quanto al possibile nesso tra molestie e licenziamento afferma: «Di questo si discuterà nelle sedi opportune. Certo è che all’epoca della denuncia, parliamo del 2020, io smisi di essere un volto della televisione per diventare una voce. Mi spostarono, semplicemente. E lì rimasi anche dopo che le molestie vennero accertate».
Il tweet sul «pensiero della destra»
Ma cosa contiene il tweet incriminato? Secondo Ticino Online, oggetto del contendere è il seguente testo, affidato ad X il 24 settembre 2023. «Il pensiero della destra (non solo in Italia) attecchisce perché non è elaborato. È semplice, è di pancia, fa credere alla gente di essere nel giusto e di non avere pregiudizi. Concima, insomma, l’ignoranza. Sta alle singole persone scegliere se evolvere, emanciparsi, oppure no».