La nuova denuncia di Guido Crosetto: «I miei familiari sono pedinati»
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha presentato una nuova denuncia nelle scorse settimane riguardo il presunto spionaggio nei suoi confronti. Nelle carte presentate alla procura si parla di domande sulle spese dei familiari o su vecchi pagamenti. «Ancora la settimana scorsa ho presentato l’ennesima denuncia. Mi ostino a credere nella giustizia. Non è possibile che un cittadino, non solo un politico, possa essere spiato e ‘monitorato’ senza alcuna ragione, non si sa da chi e perché. Purtroppo, i provvedimenti sui – presunti – colpevoli sono lentissimi», ha detto il ministro e fondatore di Fratelli d’Italia.
Il pedinamento
Secondo quanto scrive oggi Il Fatto Quotidiano le nuove denunce riguardano il sospetto che i suoi familiari siano stati pedinati. In particolare la moglie, ma anche i figli. E poi il ministro ha ricevuto domande su bonifici disposti anni fa o su spese sostenute dalla famiglia. Crosetto ha detto che ha timori anche dopo alcune questioni poste da una giornalista a un imprenditore attivo a Dubai. Da una denuncia di Crosetto è nata l’indagine su Pasquale Striano e Antonio Laudati. Lui ha detto in un verbale il 22 gennaio 2024 di aver paura di essere nel mirino di agenti stranieri. Al procuratore di Perugia Raffaele Cantone Crosetto parlò di un articolo di Domani: «Si fa riferimento a un pagamento della fattura del passato, 2021, che non è pubblico e la cui conoscenza non era nella disponibilità di alcuno. Sì tratta di una fattura emessa nei confronti di una società che nel 2021 non aveva nulla a che vedere con Saladino».
I 124 mila euro
Poi ci sono i 124.800 euro pagati per una consulenza della società Sio a Crosetto nel 2021: «Devo dirleche il livello di informazioni in questo caso è davvero molto approfondita e mi fa quasi pensare che qualcuno abbia potuto intercettare i miei colloqui o comunque svolgere accertamenti particolarmente invasivi. Non sarei portato a ritenere che queste attività possano provenire dai servizi nazionali, ma non mi sentirei di escludere che anche da parte di paesi stranieri possa essere stata effettuata una attività di ricerca di informazioni», faceva mettere il ministro a verbale.