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Macron: «Nominerò un primo ministro che metta d’accordo tutti». Dimissioni? «No, resterò all’Eliseo fino alla fine del mandato»

Il presidente francese punta a un governo di unità nazionale per traghettare il Paese fino alle elezioni del 2027

«Nei prossimi giorni nominerò un primo ministro che metta d’accordo tutte le forze politiche». Così il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, sul prossimo governo francese che succederà a quello – durato appena tre mesi – di Michel Barnier. Ieri, 4 dicembre, il primo ministro si è dimesso in seguito al voto di sfiducia. Macron, invece, non si dimetterà: «Mi restano 30 mesi alla guida del Paese. Onorerò il mandato per il quale mi hanno eletto i francesi, fino all’ultimo giorno». Il presidente ha parlato in diretta ai telegiornali delle 20 con un messaggio dall’Eliseo.

Il nuovo governo di «interesse generale»

«Incaricherò nei prossimi giorni un primo ministro di formare un governo di interesse generale. Il premier dovrà fare consultazioni e formare un governo ristretto al vostro servizio», composto dall’insieme delle forze politiche disponibili a non sfiduciarlo. Così il presidente Macron ha spiegato quali saranno i limiti entro i quali si dovrà muovere il nuovo esecutivo.

La Finanziaria del 2025

A preoccupare i cittadini francesi era anche la legge di Bilancio del 2025 sulla quale si è arenato l’esecutivo Barnier. Sulla Finanziaria il presidente francese ha spiegato che «una legge speciale sarà presentata entro metà dicembre in Parlamento, una legge temporanea che consentirà, come previsto dalla Costituzione, la continuità dei servizi pubblici e della vita del paese». Macron ha aggiunto che tale legge speciale «applicherà per il 2025 le scelte del 2024» in tema di manovra finanziaria.

L’analisi del voto di sfiducia

Macron ha fatto anche un passaggio dove ha analizzato il voto dell’Assemblea nazionale che ha bocciato l’esecutivo Barnier. Secondo il presidente l’ex primo ministro «è stato sfiduciato perché l’estrema destra e l’estrema sinistra si sono unite in un fronte antirepubblicano. Nonostante le concessioni fatte a tutti i gruppi parlamentari». Macron ha chiamato in causa anche i socialisti – «le forze che governavano fino a ieri la Francia, hanno scelto di aiutarli» – dai quali sperava «un sussulto di responsabilità, come aveva detto Barnier», per salvare l’esecutivo. In merito alla sua scelta di sciogliere l’Assemblea dopo il flop delle formazioni governative alle Europee, il presidente torna sui suoi passi: «Non è stata capita. È una mia responsabilità».

Il video del messaggio alla Nazione

In copertina: EPA/MOHAMMED BADRA I Il presidente francese Emmanuel Macron arriva a un seggio elettorale per votare al secondo turno delle elezioni parlamentari francesi a Le Touquet-Paris-Plage, Francia settentrionale, Francia, 07 luglio 2024.

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