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Milano, aggredisce l’ex moglie e la gip durante l’udienza: «Vi brucio tutti». Era indagato per stalking

La Procura aveva chiesto l'archiviazione del caso, ma dopo l'accaduto è molto probabile che le indagini vengano riavviate e si arrivi anche a una misura cautelare

«Ti taglio la testa» e «vi brucio tutti». Con queste parole un uomo indagato per stalking ha minacciato oggi, 5 dicembre, l’ex moglie, la sua avvocata e la gip che presiedeva l’udienza al settimo piano del Tribunale di Milano. Dopo quasi un quarto d’ora, riporta Ansa, un vigilantes è riuscito a portare il soggetto fuori dall’ufficio del magistrato. La Procura aveva chiesto per l’uomo l’archiviazione, ma dopo quanto è successo è molto probabile che le indagini vengano riavviate e si arrivi anche a un misura cautelare.

L’episodio

L’aggressione verbale si è verificata al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano dove la gip Sonia Mancini stava tenendo l’udienza su un presunto caso di stalking per condotte contestate fino al 2022. La Procura, rappresentata dalla pm Maria Cardellicchio, chiedeva l’archiviazione, mentre l’ex moglie dell’indagato si opponeva. A un certo punto l’uomo sarebbe andato in escandescenze e avrebbe terrorizzato tutti i presenti nella stanza con urla e minacce. L’indagato avrebbe iniziato ad alzare i toni dopo un intervento del legale dell’ex moglie.

L’intervento

Il ritardo nell’intervento, dopo 15 minuti, sarebbe motivato dalla carenza di personale. A soccorrere le donne chiuse dentro l’ufficio della gip è stato infatti un vigilantes della sicurezza privata che è riuscito a portare fuori l’uomo. Ansa riporta anche la testimonianza anonima di alcuni addetti che hanno fatto notare che le stanze dei giudici del piano gip, dove si celebrano udienze, non sono dotate di sistemi di allarme per far intervenire, se necessario, le forze dell’ordine. Dopo l’intervento del vigilantes, sono arrivati i carabinieri del presidio interno per identificare e denunciare l’uomo. Anche il presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia ha raggiunto il piano per prendere tutte le informazioni necessarie a redigere un’annotazione. Contro l’uomo è possibile che scatti una misura cautelare, soprattutto a tutela della ex moglie. Si potrebbe anche aprire un filone per oltraggio e minacce a pubblico ufficiale nei confronti della giudice milanese. Il caso spetta a Brescia, la procura competente per quanto riguarda i reati commessi contro le toghe del capoluogo lombardo.

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